Il batterista dei Radiohead torna con il secondo disco in studio intitolato Strange Dance che sarà pubblicato il prossimo 24 Febbraio via Bella Union (pre-order qui). Per questa sua nuova opera discografica Selway si è immaginato qualcosa come una collaborazione tra Carole King, la compositrice elettronica Daphne Oram e lui alla batteria, in verità si è poi lasciato andare a collaborazioni più fattibili, ma non meno di prestigio, e alla fine al disco hanno dato il loro contributo Hannah Peel, Adrian Utley, Quinta, Marta Salogni, Valentina Magaletti e Laura Moody.
Le dieci canzoni che compongono l’album sono nate e scritte da Phil in ambiente domestico utilizzando principalmente pianoforte e chitarra a cui poi si sono aggiunti via via una serie di altri strumenti – archi, ottoni ed elettroniche – che hanno reso “Strange Dance” ricco di particolari sonori “La portata del disco è stata molto importante per me, fin dall’inizio”, dice. “Volevo che il suono fosse ampio e alto, ma che in qualche modo si avvolgesse intorno a questa voce intima che ne costituisce il cuore”.
Poi aggiunge “Una delle cose che mi è piaciuta di questo disco è che sono io a 55 anni che non cerco di nascondere questo fatto. Sembra un po’ incustodito piuttosto che vedere quel processo di invecchiamento come qualcosa che deve essere nascosto. E c’è una vivacità e un calore nel disco; un senso di ottimismo e speranza. Volevo che avesse quello spazio, quindi se lo stai ascoltando puoi perderti in esso. Quasi come un rifugio.” Il raggiungimento di questi suoni così ampi è dovuto anche al fatto che, oltre al mestiere, Selway ha diverse colonne sonore per la Rambert Dance Company e colonne sonore per i film “Let Me Go” e “Carmilla“. “Check For Signs Of Life”, il primo singolo, mette subito in chiaro questo aspetto.
1. Little Things
2. What Keeps You Awake At Night
3. Check For Signs Of Life
4. Picking Up Pieces
5. The Other Side
6. Strange Dance
7. Make It Go Away
8. The Heart Of It All
9. Salt Air
10. There’ll Be Better Days