Nonostante resti da sempre ancora nell’immaginario elettronico Bjork è una di quelle poche persone a cui l’appellativo “artista” non è usato a caso ma anzi ne ha dato prova negli anni attraverso il suo percorso che non si è mai solo limitato alla composizione di dischi bensì a progetti crossmediali che ne esaltavano tutte le parti coinvolte. E anche questa volta, a cinque anni da “Utopia“, la musicista islandese mescola le carte continuando a produrre materiale in modo innovativo coinvolgendo arte, tecnologia, moda, e naturalmente la musica. Da questa amalgama è nata FOSSORA in arrivo il prossimo 30 Settembre via One Little Independent Records – Bertus Italy (qui il pre-order).
Il decimo album è composto da 13 inediti che vede le collaborazioni di Serpentwithfeet, i cori del figlio Sindri e della figlia Doa e i Gabber Modus Operandi (nel primo singolo al vetriolo “Atopos”). A proposito del brano, il cui visionario video è diretto da Viðar Logi, Bjork dice “sono così felice di condividere con voi il primo video del mio album, per me è una buona introduzione …. un po’ come una scheda audio id dal punto di vista sonoro questo è un mondo di bassi pesanti e abbiamo 6 clarinetti bassi e un sub incisivo, annidandoci e scavandoci nel terreno abbiamo appena attraversato un momento unico insieme, dove ci siamo messi in quarantena e siamo rimasti abbastanza a lungo in un posto dove abbiamo abbattuto le radici, ho cercato di catturare questa sensazione in modo sonoro, ho descritto il suono ai musicisti come il mio album dei funghi: radici degli alberi e micelio che si diffondono in profondità nel terreno, i testi di atopos sono ciò che Roland Barthes descrive così magnificamente nel suo libro “Discorso da amante” parla dello spirito binario della natura umana… sinistra contro destra, uomo contro donna e così via, ma il tema della canzone è superare le differenze e unire o come dice il testo: “Queste non sono solo scuse per non connettersi? le nostre differenze sono irrilevanti la nostra unione è più forte di noi”
Qualche ora fa è stato diffuso anche il secondo estratto “Ovule”, con un altrettanto stupefacente video affidato a Nick Knight, presentato sempre attraverso le parole dall’artista islandese “Ovule per me è la mia definizione di amore, è una meditazione su di noi come amanti che camminiamo in questo mondo e immagino 2 sfere o satelliti che ci seguono in giro, uno sopra di noi che rappresenta l’amore ideale, uno sotto di noi che rappresenta le ombre dell’amore e noi stessi camminiamo nella terza sfera del vero amore, che incontro nella cucina dei lunedì mattina di tutti i giorni”.
Aggiornamento 22/09/22: “nel mio nuovo album, Fossora, ho composto 2 canzoni a mia madre. questa, ancestress, è stata scritta subito dopo il suo funerale ed è probabilmente un impulso comune ai musicisti: per creare la tua versione della storia, in seguito. sono molto grata a mio figlio, sindri eldon, per aver arrangiato e cantato la voce nei ritornelli poiché ha una voce sublime ed era molto vicino a lei. per 20 anni non ho potuto partecipare ai funerali perché qualcosa in loro mi urtavano nel modo sbagliato. forse in grande parte è dopo aver vissuto una vita di migliaia di concerti, probabilmente ho idee troppo forti su come dovrebbe essere un rituale, troppo prepotente su che tipo di suono, struttura musicale, parole che dovrebbe includere e mi ci è voluto tutto questo tempo per scoprire che per me tutti i funerali dovrebbero essere all’aperto. probabilmente quello che mi ha offeso di più è stato come si può scatenare lo spirito in un ambiente così claustrofobico come una chiesa? quando l’anima parte, deve essere all’esterno, quindi c’è spazio per quanto enorme diventa quando si fonde con gli elementi. quindi ho chiesto al mio amico andrew thomas huang di aiutarmi a filmare questo all’esterno, in una valle in cui raccoglieva spesso erbe aromatiche, per creare una processione di musicisti che celebrano la sua vita. sono grata a mio fratello di aver portato le sue ceneri e di aver partecipato, anche a james Merry per aver creato maschere per tutti noi incluso un oceano di musicisti, ed erna ómarsdóttir per aver coreografato lo spirito di mia madre e i suoi aiutanti. con amore.
björk”. Non c’è bisogno di aggiungere altro, ‘Ancestress’ è il terzo singolo della musicista islandese.
Aggiornamento 30/09/22: “Fossora” è fuori, in tutti i sensi, è letteralmente uscito sia fisicamente che in digitale, e in streaming su tutte le piattaforme musicali. E in senso un po’ più astratto, ma ugualmente tangibile, “Fossora” è fuori (di testa), è un viaggio sonoro non facilmente accessibile (ma più dei due precedenti), è un allucinazione audiovisiva carica di simbolismi e rituali pagani rivisitati da una Bjork in stato di grazia che può permettersi di spaziare da un rave party a base di funghetti ai suoi amati ottoni, ormai presenza fissa dei suoi lavori, in cui coglie l’essenza eterea della sua visione del mondo. Non è un ascolto semplice e probabilmente, anzi sicuramente, ogni pezzo andrebbe raccontato visivamente come i 3 singoli diffusi prima dell’uscita dell’album, in questo modo l’ultima opera della musicista raggiunge il suo climax ideale e compiutezza a riprova che la somma degli elementi del lavoro crossmediale portato avanti da anni non può essere scissa ma al contrario, nella sua unione e contaminazione, riesce a diventare Arte che rompe e travalica gli steccati che dividono una disciplina artistica dall’altra.