Dejawood – Alti Momenti di Crisi (2022 – Pioggia Rossa Dischi)

Nati nel 2019 in quel di Roma dall’incontro di Andrea Proietti, Luca Rossi e Matteo Teodori, i Dejawood arrivano finalmente alla loro prima fatica discografica sulla lunga distanza: come vuole suggerire il nome della band il loro è un sound che vi darà delle reminiscenze del passato, qualcosa di già sentito, ma mescolato con elementi assolutamente nuovi; dal blues al folk, dalle atmosfere desertiche del Nord Africa al rap e alla trap, in Alti momenti di crisi, questo il titolo scelto per il primo album del trio romano, si ritrovano tutti questi elementi, provenienti dai gusti musicali dei 3 artisti coinvolti, che li hanno cementati in un suono corposo, potente, avvolgente, ancestrale come il legno evocato nella seconda parte del nome della band.
“Alti momenti di crisi” è un lavoro variegato, in cui “Intrisi” è il pezzo che salta subito all’orecchio, poiché racchiude in sé tutte le sonorità dell’album: analogiche ed elettroniche, il sound desertico e quello urban, un racconto di una notte all’eccesso, tra luci ed ombre, in cui i momenti di lucidità si mescolano a percezioni incerte. Quello dei Dejawood è un lavoro caldo, da cui lasciarsi conquistare lentamente, come un buon bicchiere di whisky dovutamente invecchiato.

L’Ultima Fila – Un Mare Alla Volta (2022 – autoprodotto/ Artist First)

Nati come band nel 2016, L’Ultima Fila sono 4 ragazzi romani che rispondono ai nomi di Marco D’Andrea, Pasquale Dipace, Lorenzo Di Francia, Giacomo Turani: Un Mare Alla Volta è il loro primo full length e ci rivela una band capace di mescolare sonorità folk malinconiche con un synth pop cupo e struggente.
Il mare evocato nel titolo è un’orizzonte a cui mirare ma anche un ostacolo da superare, una barriera: è un mare invernale, malinconico e infinito, sferzato dal vento, un mare che evoca ricordi e nostalgie.
“Gennaio” è un indie-folk che ci presenta la band con un vestito che subito viene cambiato in “Contro di me” mentre “I vestiti più leggeri” è costruita su una chitarra pennellata con in sottofondo gli echi di un carillon.
L’Ultima Fila sono quei “Bravi ragazzi” che loro stessi descrivono nell’ultimo pezzo del disco: “Siamo quei bravi ragazzi prudenti/Capitalisti del tempo/Siamo contratti a progetto/Pensieri artistici stupendi/E i nostri volti saranno prodotti/Ribelli innocui per le pubblicità/‘ché non esistono palestre per l’anima”.
Forse manca loro un pelo di mordente ma siamo sicuri lo acquisiranno già dal secondo disco, per il momento hanno un’eleganza compositiva che promette bene.
Leandro – Ego (2022 – Bunya Records)

Il giovane cantautore torinese Leandro pubblica il suo disco d’esordio, Ego e si cimenta subito con un concept album: 7 brani che raccontano una relazione, dagli inizi fino alla crisi e alla conclusione; il tutto scegliendo di porre l’accento su come l’ego evocato nel titolo sia il fattore che, fondamentalmente, ti rovina la vita. I brani e le loro atmosfere variano dal rock al cantautorato, fino ad ammiccare all’hip-hop e al soul pop e ci portano dentro un viaggio in compagnia di questa coppia dapprima felice e poi sempre più distante, andando a raccontare delle dinamiche senza tempo che ciascuno di noi ha vissuto almeno una volta nella vita. La domanda finale che si pone Leandro è: si può davvero amare qualcuno senza compromessi, soprattutto con se stessi? Cerchiamo di mettere in valigia l’Ego: questi pezzi, forse, vi potranno aiutare a capire come farlo, o almeno farvi compagnia se non ci siete riusciti.
