
Sotto il moniker Lepre si nasconde in realtà Lorenzo Lemme, percussionista e polistrumentista già attivo con la band LeSigarette e da anni parte della band di Lucio Leoni; Malato è il suo primo disco solista e, bisogna dirlo, è un esordio folgorante per il gusto con cui sono concepite le melodie e le ritmiche dei brani, che lo rendono fresco, poco banale e, per quanto possa far pensare in qualche modo all’it-pop, in realtà musicalmente poco collocabile.
Insomma, “Malato” è un disco bello, in cui Lorenzo parla di quotidianità (“Bolletta” ne è un esempio) con la giusta dose di cinismo e ironia, per raccontarci che l’amore è la via di fuga da una realtà in cui si è perennemente fuori luogo. “Mio marito”, primo singolo estratto dal disco, è un gioiello di malinconia, una dichiarazione d’amore sghemba e un po’ assurda ma quantomai sincera che ricorda un po’ i testi di Alessandro Fiori; “Mezzo scemo” è invece un manifesto su come si può affrontare la vita con la giusta leggerezza, con il sorriso e quella sensazione che in fondo “non serve niente” per vivere bene.
Lepre sorprende perché crea un sound storto eppure pulito, limpido, in cui una chitarra ficcante si mescola con percussioni vivaci, ricche, che fanno sì che il sound sia pieno.
“Malato” è un gioiellino in cui perdersi e da cui lasciarsi conquistare: vivace, sincero, originale e clamorosamente ispirato. Chapeau.
