
Spleen è una parola evocativa, che fa venire alla mente Baudelaire, con quel malessere interiore, quell’ansia di vivere che nasce senza particolari ragioni, semplicemente dalle regioni più oscure dell’anima e pervade un uomo fino ad azzerarlo: è questo il sentimento che vogliono raccontare i calabresi Sugar For Your Lips, che hanno deciso di dare un titolo così importante al loro primo disco, un disco fatto di chitarre distorte, di versi diretti, senza fronzoli, una reazione in musica appunto allo “spleen” che invade i cuori.
Già finalisti di Sanremo Rock nel 2020, questi ragazzi calabresi mostrano di avere le idee già ben chiare sul loro percorso e regalano alcuni brani pregevoli, che colpiscono al primo ascolto, come “Idea”, un pezzo in cui i cambi di ritmo fanno la differenza e che ricorda i primi Timoria per l’intensità emotiva.
Altro pezzo che non lascia indifferenti è “Salvami”, un brano nervoso, che fa pensare a un combattimento affannoso contro le proprie paure, che vanno affrontate e sconfitte.
Chiude il disco la ballad “Tu sei lì”, costruita su un giro di chitarra tanto semplice quando efficace, su cui un cantato corposo si innesta in modo vincente, la perfetta chiusura che lascia nelle orecchie quel senso di malinconica poesia che sembra essere l’obiettivo degli Sugar For Your Lips.
