
Cronache Siderali è l’album di debutto di Sirio, all’anagrafe Antonio Gilioli: dieci brani che mescolano atmosfere rock grunge (alla Alice in Chains) con il cantautorato italiano dei maestri, intrecciandovi testi spirituali e “ambientalisti” (basti pensare al singolo “Son nel mezzo”).
Forse non a caso Gilioli viene da quella Brescia già patria dei Timoria, uno dei nomi che subito vengono in mente ascoltando questo lavoro, oltre a quello di Bennato: Sirio regala perle di filosofia romantica (“Annegherò insieme a te”) su arpeggi chitarristici che fanno subito pensare agli anni ’90, che tornano fuori prepotenti anche quando le atmosfere si fanno meno morbide e più rabbiose (il finale urlato di “Ho scelto la luce”).
La particolarità di Gilioli è proprio quella di saper mescolare temi spirituali e filosofici (“Postumi di civiltà”, “Destino biologico”) con il suo folk-rock ben cesellato: si può parlare di filoso-rock?
Sicuramente Sirio ha imparato bene la lezione di Battiato e Omar Pedrini e ha sfornato un disco piacevole, che si lascia canticchiare ma che, tra un’armonica e due accordi di chitarra acustica, regala tematiche su cui riflettere e per le quali è giusto anche incazzarsi (e la componente rabbia appunto non manca), il tutto con un tocco intimo, personale che fa capire quanto questo ragazzo di provincia abbia messo di sè dentro queste 10 canzoni.
(Alessio Gallorini)
