
Cinque brani pop (con una spruzzata di elettronica ed r’n’b che non guasta), estivi, intelligenti: è così che arriva al debutto Angelica Gori, in arte chiamamifaro.
“Ricordare è tra le principali cause del dimenticare (secondo uno studio che trascende le nostre capacità di comprensione, ndr), il che significa che a ogni nuovo evento memorabile ne corrisponde uno del passato che verrà cestinato. il che significa anche che se macchiamo una maglia, col tempo questa verrà ricoperta di altre macchie fino a un indecifrabile accavallamento di colori e memorie. Cancellarle sarebbe come perdere un pezzo di sé e noi, allora, preferiamo uscire con le maglie sporche e piene di macchie, che siano di vino o del sugo di una Pasta Rossa. O della biro che ha scritto queste canzoni per voi” , così racconta Angelica nel comunicato che accompagna questo EP e in queste 5 piccole perle ci parla di sè, delle sue relazioni, del tempo che passa e quello che viene fuori è il romanticismo di una ragazza di vent’anni o poco più che si sta formando e riesce a fermare su disco i suoi sogni (“Bistrot” è un brano che invita a non mollarli) e la sua malinconia, superandola però con il sorriso.
“Nei tuoi occhi chiari ci affondava il Titanic” penso sia uno di quei versi da urlare a squarciagola per lasciarsi alle spalle un amore finito un po’ così.
Tra i Coma Cose e Casadilego, arriva chiamamifaro: non perdetela d’occhio.
(Alessio Gallorini)
