
Undicesimo disco per Vanessa Peters, una parte del quale è stato registrato anche in Toscana (tra Lucca e Castiglion Fiorentino), dato che Vanessa è molto legata al nostro Paese (tre membri della sua band sono italiani): undici sono anche i brani contenuti in Modern Age, un disco folk rock con tutti i crismi, che si sostiene sulla perfetta amalgama tra le chitarre e la corposa voce della Peters, riuscendo così a spiccare per la sua solidità.
In questa “età moderna” in cui tutto si fa col telefonino in mano, Vanessa, pur essendo stata costretta dalla pandemia a lavorare con la sua band a distanza ha costruito un disco vecchio stile, coriaceo, basato su pochi elementi che lo rendono forse non originalissimo ma straordinariamente coerente e assolutamente piacevole.
Il folk-pop di “Crazymaker”, l’eleganza della ballad “The band played on” e la morbidezza di “The weight of this” completano il quadro di un lavoro onesto in cui a spiccare è ancora la voce della Peters, intensa e vivida come un buon vino.
(Alessio Gallorini)