L’ultima produzione discografica firmata da Trentemøller risale al 2019 quando pubblicò “Obverse“, il 2021 lo vede coinvolto in un doppio singolo, uscito la scorsa settimana, dal titolo Golden Sun/Shaded Moon.
Già dai nomi dei due singoli si capisce la dualità complementare degli intenti dove da un lato troviamo sonorità di derivazione dark wave e post punk (“Shaded Moon”) mentre dall’altro (“Goldenn Sun”) si respira un’aria sì rarefatta ma più in linea con il movimento post rock, di quello che riesce a richiamare ad immagini cinematografiche. Ciò che accomuna i due singoli è l’assenza di cantato, il musicista danese ce li presenta così:
“Quando il “Golden Sun” sorge, possiamo sentire la rugiada bruciare e i nostri corpi si bagnano di calore. Nuovi temi si schiudono e sorgono, gravitando attorno al leitmotiv della canzone. Le piazzole si piegano, si trasformano e ricordiamo giorni preziosi, sdraiati sonnambuli su un poggio, avvolti da raggi di sole, intossicati sia naturalmente che chimicamente.
Mentre la canzone tramonta, le nostre palpebre alla fine soccombono al peso del sonno e sogniamo una stella che crolla.
“Shaded Moon” inizia con una sequenza di esplosioni percussive nel grande spazio laggiù, mentre particelle musicali cariche si assemblano lentamente in un auricolare boreale. Il picco arriva come per fornire un punteggio al macrocosmo che torna al suo apparente stato di caos, dopo un breve momento di ordine. Si risolve con strati di sintetizzatori pulsanti, segnalando la ritirata delle maree perigeane.”