Dieci – Vitamine (2021 – 42 Records)

Dieci, alias Roberto Grosso Sategna, arriva all’esordio solista dopo l’esperienza nei Drink to Me e come musicista live per Marco Jacopo Binachi, aka Cosmo (già compagno di band) e lo fa con un lavoro, Vitamine che, proprio come da titolo, è una spruzzata di energia e vitalità musicale: dieci brani che mostrano un gusto per l’armonia e la composizione spiccato, nonché la capacità di trovare un sound frizzante senza confinarsi in un genere musicale; si sente il tocco “alla Drink to me” ma lo assapora in modalità diverse brano dopo brano, con atmosfere che sfarfallano dal french touch al reggaeton, rimanendo sempre piacevoli, orecchiabili ed estremamente radiofoniche.
In una sola parola: pop, ma fatto come Cristo comanda, in modo elegante e musicalmente ricercato, che riesce a passare da “Africa”, che richiama l’etnicità musicale del titolo in salsa reggaeton, fino a “Scogli” (che starebbe bene in un disco di Coez) per arrivare alla struggente “Le sottrazioni”.
Siamo di fronte ad un lavoro già maturo, da ascoltare tutto d’un fiato e assaporare come dieci piccole vitamine ai gusti fruttati, che lasciano rigenerati e più felici.

Guido Maria Grillo – Anema (2021 – AM Productions / Believe)

Cinque canzoni che parlano all’anima, svelandoci il cuore e i pensieri di Guido Maria Grillo, cantautore partenopeo che ci regala atmosfere a cavallo tra il Mediterraneo e la principesca Arabia.
“A chi ha cuore la morte non fa paura” canta Grillo nel primo brano, ed è in questo splendido verso che c’è tutta la poetica di quesi brani: una poetica della sensualità, del sentimento, ma anche dell’attesa, l’attesa della morte, delle stagioni, di una donna andata via di cui si aspetta il ritorno con impazienza (“Senza pietà”). Il bisogno essenziale di un’anima di farsi ascoltare (“‘Sta voce”) per “risvegliarsi” come a primavera dopo un inverno di dolori (“Marzo”)
5 racconti in musica che sono cinque scene teatrali di quest’anima (o di questa voce, come si dice nella terza traccia) che si mostra tra echi mediorientali e trip-hop translato nei Quartieri Spagnoli.
Un gioiellino.

Flame Parade – Echoes EP (2021 – Materiali Sonori)

Quattro tracce per completare un cammino intrapreso con il precedente lavoro “Cosmic Gathering” e tuffarsi nel futuro: è questa la funzione di Echoes, EP dei toscani Flame Parade, che esce un anno dopo il loro secondo album: si tratta di quattro brani, di cui tre già editi, che sostanzialmente rappresentano il ritorno dalla “gita cosmica” dei Flame Parade, descrivendo appunto gli echi dell’universo in lontananza e il lento ritorno alla Terra: i tre singoli del disco precedente vengono scarnificati
Tra indie-rock e psichedelia la band dimostra già di avere ben chiaro in testa il percorso da seguire e “River”, l’inedito che apre “Echoes” è un forte indizio di quale sarà il futuro di Letizia Bonchi e soci. Il talento c’è tutto, attendiamo la loro terza fatica sulla lunga distanza.
