
Slittato di un mese a causa della solita pandemia che sembra non voler finire mai, esce il 26 febbraio il quinto album dei belgi Balthazar, già anticipato dai tre singoli estratti di cui abbiamo scritto qui. E nonostante questo periodo di distanza forzata abbia costretto il duo a produrre Sand attraverso Skype, questo nuovo lavoro risulta fresco e godibile come l’imminente primavera.
Si conferma la virata indie-pop già anticipata nel precedente “Fever” di un anno fa (qui puoi leggere la recensione) ed è assolutamente apprezzabile il coraggio di rinnovare la propria proposta musicale, che rischiava altrimenti di rimanere confinata ad una riproposizione di un genere di nicchia e destinata a diventare un po’ troppo uguale a se stessa. Si passa dalle atmosfere malinconiche, mitigate dai soliti ma mai eccessivi coretti, di “Moment”, alla ritmicamente densa “I want you”, passando per la ballabile – ma non banalmente dance – “Linger on”, fino al delizioso pop classicheggiante di “Passing through”.
I Balthazar mantengono un groove profondo arricchito dai fiati e reso intenso dai violini, che danno un accento romantico a tutto l’album.
La curva tende verso il basso negli ultimi tre brani, quelli più privi di mordente e personalità musicale, ma che non scalfiscono il valore complessivo di un lavoro decisamente piacevole e che riesce ad esprimere in pieno la vena creativa ed a tratti autoironica del duo belga.
(Patrizia Lazzari)
