
La prima parte di questo album è stata pubblicata nel dicembre scorso (vedi anticipazioni qui) mentre a fine Febbraio è uscita anche la seconda metà. Simon Reynolds e Richie Thomas, i due veterani della storica etichetta 4AD, tornano dopo tre anni dal debutto con “Ojalà”. Sedici brani dove i due musicisti si sono circondati di amici e colleghi conosciuti durante i tour.
Scorrendo le dichiarazioni rilasciate da Reynolds a commento dei vari singoli via via estratti, colpiscono i numerosi attestati di stima rivolti al “my dear friend” John Grant (che ha collaborato per l’eterea “Cordelia”), a Tim Smith dei Midlake – protagonista vocale del malinconico folk di “Grey Tower” – “artista dalle grandi qualità canore e con una grande abilità come autore” – o alla cantautrice americana Marissa Nadler (“generosa e capace di immergersi totalmente e dedicarsi completamente ad un progetto”) – eccellente interprete di “Marie”, indubbiamente il pezzo più bello e sonoramente più intenso della seconda parte di “In Quiet Moments” che la stessa Nadler definisce un “flusso di coscienza”.
Stima reciproca se si pensa alle affermazioni di Kookie Lou (voce di “Heart of a Hummingbird”, un brano che sembra mettere insieme le sonorità new wave di ieri e quelle più elettroniche di oggi): “È stato davvero un onore aver potuto collaborare con queste due leggende”. O di Ural Thomas, leggendaria voce black che canta in nella title track (“Quando ho sentito la canzone per la prima volta ho pensato che fosse una cosa meravigliosa”). E poi ci sono i pezzi in puro stile Cocteau Twins – “Every Beat that Passed”, dove la svedese Kavi Kwai modula uno stile vocale che tanto ricorda l’indimenticabile Elizabeth Frazer, “Flutter”, “Halcyon”, “Linger”) – perché, come afferma Reynolds, “non si può fare un tipo di musica per tanto tempo e poi liberarsene dalla mattina alla sera”.
L’album è stato diviso in due parti perché è stato concepito prima e dopo l’avvento del virus, un doppio concept che riflette sulla perdita e sulla speranza, con un accento speciale su quest’ultima – sentimento al quale il titolo e la copertina fanno esplicito riferimento. E anche allo stringersi intorno ai valori che contano, all’amicizia e al rispetto.
Non resta che seguire il flusso delle note e sognare di tornare a vivere in un mondo sano e pulito, denso di quiet moments come questo.
(Patrizia Lazzari)
