Il 2020 è stato un anno intenso per l’artista multimediale Arca: ha pubblicato un album (“Kick i”), un maxi singolo di 62 minuti – @@@@@, 100 versioni di “Riquiqi”, ha collaborato con il Moma di New York ed è stata inserita nella lista degli innovatori del 2020, redatta dai tipi di Wired.
L’inizio del 2021 la vede collaborare alla colonna sonora dell’apprezzata serie Tv “Euphoria” di Hbo, firmando due brani a corredo della puntata “Fantasia for Jules – F*ck Anyone who’s not a sea blob” che vede come protagonista l’attrice e modella trans Hunter Schafer (un’interessante conversazione tra le due si può leggere qui).
Il maxi singolo è composto da 4 brani (puoi ascoltarli qua sotto) dove l’essenza stessa del suono è costituita dalla sua voce e dal violoncello, a delineare una lirica che avvicina il suono più alla poesia che alla musica.
Il brano “Madre” si arricchisce della presenza del violoncellista e produttore britannico Oliver Coates: “Arca mi ha mandato un pezzo a cappella per il quale ho suonato un accompagnamento e gliel’ho rimandato. Il mio lavoro le è piaciuto e mi ha mandato “Madre”, che ritengo intensa dal punto di vista vocale e con un testo molto coinvolgente dal punto di vista emotivo.
Ci ho lavorato per 9 giorni, inserendo la parte musicale molto delicatamente, finché l’armonia e il ritmo hanno cominciato a formarsi, come un’orchestra fantasma dentro una cattedrale, appena un tono sopra il sussurro, ma che si espande sempre di più in termini di spazio e densità. Poi ho mixato il tutto ma non volevo cambiare niente della parte vocale di Alejandra. Ho cercato di restare fedele al suo movimento. Questa è la versione che lei ha ascoltato e che ha voluto fosse pubblicata. (…) Mi sono accorto poi che Arca fa questi due lunghi e magnifici melisma a metà del brano, con la sua voce che passa per tutti i registri in un unico respiro”.
Dice Arca, a proposito della sua collaborazione con Coates: “Ho scritto “Madre” anni fa e ho suonato io stessa il violoncello in “Madreviolo”, prima di lavorare con Oliver. Dopo aver inciso “Madreviolo”, ho distrutto il violoncello che avevo acquistato specificamente per questo pezzo. Volevo che restasse una cosa unica. (…) Mi sono accorta che era necessario un arrangiamento ma non riuscivo a renderlo come intuivo dovesse essere. Quando ho mandato la versione a cappella a Oliver c’è stata una chimica assurda, quello che faceva mi portava nel luogo dove volevo arrivare ma che non sarei riuscita a raggiungere senza il suo aiuto”.
Qui sotto trovi il player del video con le suggestive immagini di Aron Sanchez.