I Citizens sono una di quelle band che riescono ad eludere le etichette di categoria, ogni volta che annunciano un disco per i fan è una lotteria: “Come suoneranno ora?”, “Faranno jangle pop o spingono più sul versante alt rock?”. Nessuno oltre il gruppo – e forse a volte nemmeno loro – lo sa realmente. E allora il prossimo 26 Marzo uscirà Life In Your Glass World via Run For Cover Records, qui il pre-order, il quinto disco della band di Toledo avrà in track list undici inediti registrati nel garage del frontman Mat Kerekes così da cercare di mantenere quel senso di sporca urgenza fai-da-te assumendosi tutti i rischi del caso.
E uno dei rischi, ma anche dei privilegi, quando si lavora in totale autonomia è quello di poter aver sia il controllo totale su tutta la linea così che questo ti consenta anche di sperimentare nuove soluzioni come quella di partire a scrivere e a lavorare su una nuova canzone partendo da un ritmo e non da un giro di chitarra. Lo spiega bene Mat “Quando scrivi canzoni allo stesso modo per X anni, inizi a voler provare qualcosa di nuovo. Queste canzoni sono state costruite principalmente da batteria e basso, il che è stato diverso per noi. Cominciare con un ritmo completamente diverso ogni volta per ottenere una certa energia.” Nick Hamm, chitarrista del trio, dà qualche altro spunto “Non ho molti rimpianti, ma sicuramente ci sono stati momenti in cui ci siamo sentiti impotenti durante l’esistenza della band. Questa volta abbiamo davvero gestito ogni parte del processo. È facile sentirsi come se fossi con il pilota automatico quando sei in una band. Sapevamo consapevolmente che volevamo liberarcene “.
Il primo singolo scelto dai Citizen è “I Want To Kill You” e porta in sè tutta una serie di elementi sonori rabbiosi che lo rendono ideale per l’attuale momento storico, quella frustrazione alt rock con cui spostano nuovamente il proprio asse sonoro “C’è molta rabbia in queste canzoni e volevamo che la musica lo comunicasse”, afferma Hamm. “Penso che molte persone si aspettino che le band rallentino o si rilassino quando arrivano dove siamo noi, ma consapevolmente non volevamo farlo”. Il brano è stato presentato con un video affidato a Mason Mercer.
1. Death Dance Approximately
2. I Want To Kill You
3. Blue Sunday
4. Thin Air
5. Call Your Bluff
6. Pedestal
7. Fight Beat
8. Black and Red
9. Glass World
10. Winter Buds
11. Edge of The World
Aggiornamento 09/02/21: Il nuovo singolo scelto dalla band è “Blue Sunday” che ha come struttura portate la sezione ritmica, batteria e basso infatti sono i principali responsabili su cui poggia tutto il brano mentre il mood che prende vita ha quella leggera tipica di certo brit pop made in Blur-landia. Il video realizzato da Mason Mercer vese i nostri esibirsi in una specie di comune Hippy, sul brano invece interviene Kerekes per darci ulteriori dettagli: “La canzone è nata nel momento in cui ho scritto la linea di basso e batteria nel verso di “Blue Sunday”. L’ho mandato al resto della band e poi ci siamo riuniti per fare il resto. Tutto scorreva in modo naturale ed è una delle mie canzoni preferite del disco. Si tratta essenzialmente di me che non voglio mai lasciare la mia casa e anche se questo mi rende felice, ci sto male per diversi motivi”.
Aggiornamento 09/03/21: Il terzo singolo estratto dal combo di Toledo è “Black and Red” che, a differenza di chi lo ha preceduto, mostra i muscoli con una rock song tirata e più diretta che evidenza il prisma sonoro contenuto nel disco. A proposito della canzone Kerekes afferma “La canzone parla di qualcuno che si libera dei tuoi sforzi e si rivela essere un cattivo amico per di più, Nick ha scritto la linea di chitarra in ritardo nel processo di scrittura, ma abbiamo dovuto usarla e alla fine è stata l’ultima canzone che abbiamo ha scritto per l’album.”