
Un disco scuro, che sa mettere in musica i tormenti, gli incubi, ma sa anche creare quell’aria onirica un po’ malinconica che fa commuovere: tutto questo è Segreto Pubblico, secondo disco solista di Carmelo Pipitone, uno che non ha bisogno di presentazioni, tanti sono i progetti a cui ha regalato la sua abilità chitarristica: ormai le chitarre di Pipitone sono riconoscibili a ogni accordo e questo secondo lavoro, seguito del fortunato “Cornucopia“, non fa eccezione.
Prodotto da Lorenzo Esposito Fornasari (compagno di Carmelo negli O.R.K.), capace anche di prestare la voce su “Ogni giorno e io”, “Segreto Pubblico” ci porta lungo un sentiero irto di difficoltà, un sentiero nero che scende nelle profondità dell’animo umano: brani come “Gabriè”, “L’intelligenza delle bestie” o “Nera” sono foto, a volte anche molto crude, in musica di un mondo che sembra non esistere più, che arriva al commiato attraverso suoni etnici prima e progressive poi; è l’anima di Pipitone, il suo sguardo che si concentra sul mondo che lo circonda e finisce per costruire canzoni che trasudano verità e realtà. Anche quando non è lui l’autore del testo, come nel caso di “Vertigini in mare aperto” (testo di Ettore Giuradei), la voce e la chitarra di Pipitone (coadiuvate dal piano in questo caso) sanno personalizzare ogni anfratto del brano, disegnando un’atmosfera quantomai elettrica.
La chiusura è affidata a “Ogni giorno e io”, un racconto, una favola scura che è la perfetta sintesi di un disco elegante e viscerale allo stesso tempo, cesellato come lo sono le opere d’autore.
(Alessio Gallorini)
