È ancora tutto avvolto in una fitta coltre di fumo (scegli tu proveniente da che tipo di foglie) il prossimo disco del duo inglese che non ha fatto trapelare quasi nulla a parte cha hanno prodotto totalmente tutti i pezzi presenti e che sono stati fortemente influenzati da band completamente agli antipodi rispetto a come li abbiamo conosciuti in questi anni, parliamo di gente come Daft Punk e Justice.
Con queste premesse non ci resteranno male i fan della prima ora (o forse sì, ma tanto è impossibile piacere a tutti) che tra le mani si ritroveranno il primo singolo “Trouble’s Coming” pensando di aver sbagliato band, tra l’altro c’è anche un pizzico di Muse nelle ritmiche, perché è proprio tra le band appena citate che bisognerà cercare le influenze dei due “sangue blu” che per nulla spaventati dal cambio di rotta musicale riescono comunque a tirare fuori un pezzo molto interessante, ed estremamente ballabile, anche se poco affine con quanto prodotto in questi anni.
Prende la parola il frontman Mike Kerr che ci spiega com’è nato tutto “È stato il momento in cui qualcosa ha iniziato a fare clic – dove abbiamo iniziato a suonare su questi ritmi dance molto più duri. La svolta è stata la consapevolezza che c’era un terreno comune tra questo e quello che avevamo fatto prima. Aspetto AC / DC: dove la qualità che fa sembrare i riff così taglienti è a causa di quel ritmo.
Anche se in superficie stavamo uscendo da ciò che avevamo fatto prima, non sembrava affatto innaturale. Sembrava che stessimo tornando alla musica che avevamo amato fin dall’inizio: Daft Punk, Justice, cose che erano orientate al groove. Era tutto incentrato sul ritmo. Sembrava un territorio familiare, ma qualcosa che avevamo censurato in noi stessi “.
Gli fa eco il batterista “Quando siamo scoppiati per la prima volta, c’erano solo due elementi nella band. Non dovevo solo portare il ritmo, avrei dovuto colorare i cambiamenti. Dal punto di vista sonoro trasportavamo entrambi un sacco di merci. Ma questa era una sfida diversa, forse meno varia, ma così soddisfacente come batterista “.
Aggiornamento 22/01/21: Il duo inglese rende noti altri dettagli sul prossimo disco che si intitolerà Typhoons la cui uscita è prevista il 30 Aprile via Warners. Gli inediti presenti nell’album sono undici e in questi giorni vengono anticipati dal secondo singolo, la scelta cade sulla title track che se ancora non si era capito gioca tutta la sua struttura su un impianto disco rock catchy e patinato. Mike Kerr lo presenta così: “Ci siamo quasi imbattuti in questo suono ed è stato subito divertente da suonare. Questo è ciò che ha scatenato la creatività nel nuovo album, la caccia a quella sensazione. È strano, però se ripensi a Figure it Out, in un certo senso contiene l’embrione di questo album. Ci siamo resi conto che non dovevamo distruggere completamente ciò che avevamo creato finora; dovevamo solo spostarlo, cambiarlo. Sulla carta, è una piccola reinvenzione. Ma quando lo senti, suona così fresco.”
1. Trouble’s Coming
2. Oblivion
3. Typhoons
4. Who Needs Friends
5. Million & One
6. Limbo
7. Either You Want It
8. Boilermaker
9. Mad Visions
10. Hold On
11. All We Have Is Now
Aggiornamento 02/04/21: Il nuovo singolo “Limbo” consegna i RB in veste completamente “robotizzata”, digitale, lontanissima da come si sono imposti agli esordi, il basso diventa “bassline” alla maniera utilizzata nelle produzioni elettroniche così come la batteria si trasforma in beat, o bit, omaggiando in modo abbastanza spudorato (e il video lo conferma) i Daft Punk che proprio qualche mese fa hanno dato l’addio alla scena musicale, almeno come duo e in quell’assetto.