Torna Any Other, una delle più liete sorprese degli ultimi anni nella scena indie italiana: Adele Altro, con l’aiuto di Marco Giudici (anche lui autore di un bellissimo disco solista), Beppe Scardino e Cecilia Grandi confeziona 4 gioiellini che vengono pensati come “una dedica a una persona qualsiasi, una persona immaginaria, una persona cara che non vuoi perdere”.
Data questa premessa, passiamo a raccontare i singoli brani, cominciando con “Eternal Sunshine of the Spotless Mind”, colonna sonora dello straordinario film di Michel Gondry confezionata in originale da Jon Brion: Adele ne rende tutta la malinconia, facendoci immergere in una pozzanghera da cui se ne esce appesantiti, come appunto si è appesantiti dai ricordi delle storie passate (e a chi non è capitato di pensare “vorrei non averlo mai vissuto”?)
“Cocoon” invece rappresenta tutta la fisicità eterea (ossimoro necessario) di cui solo le canzoni di Bjork sono capaci: è il racconto di un rapporto fisico eppure è anche la sensazione in musica di un sentimento inesprimibile.
“Lost cause” , originariamente di Beck, è assolutamente strana cantata da una voce femminile, sembra quasi fuori posto, eppure Adele è brava a renderla qualcosa che originariamente non era: piuttosto che il racconto di una ragazza perduta, diventa la rivincita della lei un po’ fuori di testa che, non trovandosi più a suo agio in una situazione, decide di andarsene e mollare tutto.
Chiude “White Ferrari”, la più riuscita del disco a mio avviso: è il brano in cui si apprezza la vera complicità tra Adele e Cecilia, commovente, oltre l’amore (pur non essendo una relazione di quel tipo).
“Four Covers” è uscito il 5 giugno in anteprima su Bandcamp, all’interno del “Fee Waiver Day”, la giornata in cui la piattaforma di streaming ha lasciato agli artisti il 100% di revenues delle vendite e per l’occasione Adele ha deciso di donare tutti i proventi a Emergency Release Fund (emergencyreleasefund.com), un fondo che aiuta a pagare le cauzioni di persone transessuali prima dell’eventuale processo.
(Alessio Gallorini)