Con cinque album all’attivo con i The Veils, l’ultimo è datato 2016 (“Total Depravity“), e un album solista firmato a suo nome – “One Piece at a Time” – pubblicato nel 2019 Finn Andrews resta perennemente in movimento musicale anche attraverso progetti collaterali come il featuring nel reboot di Twin Peaks del maestro David Lynch, o partecipando alle colonne sonore dei film di Paolo Sorrentino e Tim Burton, così come la realizzazione di una piece orchestrale di 20 minuti commissionata dal governo belga. Così questo 2020 per il musicista australiano si apre con la registrazione dell’inedito “Wide Winged Bird”: siamo di fronte ad una ballata delicatissima come i tempi in cui stiamo vivendo. La voce di Finn si fa carezza che trova nel pianoforte un valido alleato nonostante i testi siano un po cupi (“At the end of the day/Across a moonless sky/Comes a wide winged bird/Sent to close my eyes/When you kissed my lips/They were cold like mine/And you swore you loved me/‘Till the day I died.”)
La canzone è stata registrata poco prima del lockdown presso i Roundhead Studio di Auckland e con Andrews c’erano diversi collaboratori tra cui Cass Basil (King Sweeties), Tom Healy e Dave Khan.
“Scritta durante il soundcheck alla St Pancras Old Church Music di Londra l’anno scorso. Non mi sono reso conto fino a quando non ho guardato attraverso queste vecchie foto che questa era l’immagine che adornava la parte anteriore del palco… doveva essersi fatta strada nel mio subconscio ed essere uscita dall’altra parte. Volevo pubblicare qualcosa di speciale in questo periodo, e questa canzone significa molto per me… è l’ultimo pezzo di questo piccolo EP di 3 tracce pubblicato dal mio debutto all’inizio dello scorso anno, e sembra che segni la fine di un capitolo significativo della mia vita.” Afferma Finn nel presentare il brano, poi prosegue “C’era una vecchia storia popolare che ho sentito quando ero un bambino, e cominciava con: c’era una volta un oceano, e in quell’oceano c’era un’isola, e su quell’isola c’era una collina, e su quella collina c’era una casa, e in quella casa c’era una stanza, e in quella stanza c’era una scatola, ecc. ecc. Questa canzone non fa parte di nessuna nuova campagna di album o altro, è davvero solo un’immagine giocosa che spero possa essere di qualche piccolo beneficio in questo momento mentre siamo tutti rinchiusi nelle nostre case: un uccello ad ali larghe che vola sopra tutto.”
Come accennato dal musicista la canzone fa parte di un mini Ep composto anche da “Body of Light” e “My Lotus Flower & Me” pubblicate sotto forma di vinile “7 per il Record Store Day del 2019 e che ad ascoltarle ora sembra incastrarsi perfettamente con il nuovo inedito. Qui sotto lo streaming completo.