Con metà del mondo del lavoro completamente messo in ginocchio dal lockdown probabilmente una tra le categorie più penalizzate è quella di chi opera nello spettacolo e nella musica in particolare poiché è quasi impossibile immaginarsi concerti in cui si manterrà la distanza di sicurezza (alcuni hanno ipotizzano ad uno squallido drive in musicale) e il Governo per il momento non ritiene necessario occuparsi di questi ultimi. Il gran senso di solidarietà sta spingendo tantissimi musicisti a creare contenuti il cui ricavato verrà interamente devoluto a chi lavora dietro le quinte di uno concerto, così anche Colapesce si è ingegnato per dare una mano ai ragazzi della sua crew tirando fuori Off The Beach, cinque brani suonati in acustico assieme a Giulia Emma Russo, che lo accompagna al violino e firma la copertina, cinque cover dall’animo gentile prese in prestito dal repertorio di Neil Young e messe a disposizione dei fan i quali, con l’acquisto, potranno appunto supportare “il gruppo” di Lorenzo.
Ed è lo stesso Colapesce a spiegarci le motivazione che lo hanno spinto a fare questo disco: “Nella settimana della Festa dei lavoratori, si parla ancora troppo poco dei professionisti della musica. In special modo quei tecnici senza il cui operato non esisterebbero i concerti, e che da sempre sono una categoria tra le più invisibili, e le meno tutelate.
Non sappiamo ancora quando si potrà tornare a calcare i palchi, ma è importante non dimenticarsi di tutti quelli che ci sono dietro al nome scritto in grande su un poster.
Prima di lasciarvi alle parole di Colapesce, però, vorremmo farvi una domanda:
Cosa sarebbe stata questa quarantena se non ci fosse stata la musica?
Mi mette a disagio la musica live nelle dirette dalle proprie case, c’ho pure provato.
C’è solo un modo per fruire la musica dal vivo: dal vivo; e sarebbe impossibile farla senza i tecnici.
Ho registrato 5 cover di Neil Young e li trovate su Bandcamp, il ricavato andrà interamente ai miei tecnici con cui lavoro ormai da anni.
La musica è stata messa in ginocchio e tutta la parte tecnica ancora di più.
Ho rifiutato parecchie iniziative e non per snobismo, ma ho pensato che forse questo è un periodo per riflettere più che per mostrarsi.
Non è una critica a chi lo fa, è un punto di vista.
Da quasi 2 mesi sono isolato e ho scoperto a che ora mangia e il percorso abituale di Pantani, la mia tartaruga, e quale lato dell’ibiscus predilige la gatta Anna, in base alle temperature.
Ho ritrovato una scheda audio vecchia di 10 anni e piena di polvere, poi ho comprato online una nuova chitarra per astinenza, dato che mi trovo lontano da dove vivo abitualmente, e ho suonato un po’ di pezzi del mio cantautore preferito.
Giulia suona il violino in due brani, tutto live.
Buon ascolto, nei prossimi giorni avrete novità dal disco “I Mortali” insieme a Dimartino.”