Gli Other Lives hanno fissato la data del ritorno sulle scene che mancava da ben cinque anni, quando pubblicarono “Rituals“, il prossimo 24 Aprile sarà pubblicato For Their Love via Play It Again Sam (qui il pre-order).
La band capitanata da Jesse Tabish si è autoprodotto il disco chiamando a raccolta anche anche Kim, moglie del frontman americano e il batterista Danny Reisch e il risultato, dalle parole di Jesse, è “un disco che riflette il sentimento umano nell’attuale situazione. Economia e politica che si ripercuote sull’individuo, mentre quest’ultimo deve ancora affrontare le lotte di base per trovare il significato della sua esistenza. Il denaro, l’amore e la morte sono sempre reali e difficili da affrontare; cosa ha scelto l’individuo per semplificare la gestione di questi grandi temi della vita. Il disco parla di realtà, si pone domande, osservazioni, lamenti e speriamo di trovare la minima speranza in questo; i personaggi a volte si avventurano in attività spirituali, religiose o istituzionalizzate. Nella mia speranza personale, scoprire che la loro autostima è più importante di qualsiasi cosa rispetto a ciò che è stato loro insegnato o predicato ”.
Il titolo del disco è stato scelto sia perché omaggia uno dei primi brani composti sia perché, come afferma sempre Tabish “dà l’idea di qualcosa che sia inclusivo ma allo stesso tempo di ampio respiro, e rappresenta il percorso che abbiamo voluto intraprendere”. Come primo singolo il gruppo sceglie “Lost Day” che pur restando fedele al suono magnificente e orchestrale della band risulta più alleggerito negli arrangiamenti, i cori di Kim regalano al pezzo un aria evocativa. Assieme alla canzone è stato realizzato anche un video in cui gli OL sono chiusi nella stanza di una casa rurale, teatro delle loro prove e di strani avvenimenti.
Aggiornamento 16/03/20: la band americana sceglie “Hey Hey I” come secondo estratto dall’album, il lavoro corale lo si sente sia durante l’ascolto che nel video con cui viene presentato in cui vediamo l’affiatamento di Jesse e soci durante le fasi di lavorazione di “For Their Love”. A proposito del clip in questione Tabish afferma “Il video è il riflesso del processo di registrazione dell’album, che ha preso luogo preso gli A-Frame nel bosco. “Voleva ritrarre questo processo in modo naturale, in modo organico, senza raccontare storie ma preferendo mostrare scorsi di come abbiamo lavorato assieme e allo stesso tempo di quanto siamo amici”. Nel terzo player.
Aggiornamento 06/04/20: Il terzo singolo promozionale diffuso dagli Other Lives è “We Wait”, gli arrangiamenti come sempre danno quel senso di liricità cinematografica da distese di vegetazione a perdita d’occhio, qui con un pizzico di western, il testo invece è omaggia una persona scomparsa molto cara a Jesse, ecco il suo racconto “Quando avevo 15 anni formai gli All American Rejects. Era la mia band del liceo. Nella nostra vita di tutti i giorni c’erano Tommy e Jennifer, sorella maggiore e cognato di un membro del gruppo. Tommy era il fratello maggiore che non avevo mai avuto. Gentile e saggio, era il mio mentore e la mia famiglia. Tommy fu sparato e morì all’età di 25 anni, la mattina del 30 novembre. Jennifer, sua moglie, aveva assunto il suo assassino. Questo evento ha completamente devastato e distrutto la mia realtà. Lasciai i Rejects e mi sentii perso. Presto incontrai il pianoforte e iniziai a muovermi verso un posto più profondo al mio interno, artisticamente, che mi ha plasmato fino ad oggi. Per molti anni ho evitato questo trauma e non sono riuscito a toccare l’argomento. L’ho spinto fuori, solo perché mi ha perseguitato più di recente. Scrivere questa canzone è il modo per me di guarire e ricordare il mio vecchio amico, Tommy. ” Nel quarto player.
Aggiornamento 24/04/20: Ascoltando il disco – qua sotto lo streaming integrale – non si può far altro che annotare mentalmente quanto la band sia a proprio agio con suoni orchestrali maestosi, atmosfere folk rock cinematografiche – in più di un’occasione riecheggia un’aura morriconiana – e, più in generale, un ambiente chamber pop che non può assolutamente essere ascoltato distrattamente, sarebbe un peccato per tutti ma con ancor di più quando ci si trova al cospetto di un lavoro così denso di particolari come questo, una cesellatura di suoni da artigiani della musica il cui modus operandi è oramai entrato a far parte degli “standard” degli Other Lives, cosa che viene loro assai naturale e che, con questo “For Their Love”, suggella una carriera forse un po’ da band minore (rispetto ad esempio ai The National o Grizzly Bear) ma che il tempo darà loro il giusto merito.