La collaborazione tra Lee Ranaldo e Raul Refree è datata 2017 ovvero quando i due lavorano su “Electric Trim”, album solista del chitarrista dei Sonic Youth, quella scintilla ha dato il via alla lavorazione di quello che si intitolerà Names of North End Women, disco che uscirà via Mute [PIAS] il prossimo 21 Febbraio (qui il pre-order).
Per uno come Lee, conosciuto come tra i più influenti chitarristi degli anni pre-grunge, dev’essere stata una rivelazione poter comporre e registra il nuovo disco senza l’ausilio della seicorde, infatti a sostituirla troviamo differenti strumenti inusuali tra cui marimba, vibrafono, campionatori, field recordings, un registratore a nastro Studer vintage e un registratore modificato che Ranaldo utilizzava nelle sue performance passate performance coi Youth. “Abbiamo mixato suoni analogici e strani provenienti da vecchi registratori, abbiamo fatto i conti con il fruscio dei nastri e abbiamo mescolato tecnologie nuove con tecnologie vecchie,” dice Lee, mentre Refree aggiunge “Questo disco è nato utilizzando campionatori e registratori, come la musica sperimentale, la musique concrete, i poliritmi.” Ciò che ne esce fuori è un disco ricco di sperimentazioni come è ben documentato dall’affascinante primo singolo, ritmiche e timpani si accavallano alla voce confidenziale del musicista che afferma “Questo album allenta i vincoli dietro all’idea di come deve essere una canzone, e sia io che Raül siamo entusiasti di vedere quanto lontano potrà andare,” Titolo del disco e del singolo si rifanno ad un episodio della vita di Lee Ranaldo mentre camminava tra le strade di Manitobe, si accorse che le vie erano composte da nomi di donne (senza i cognomi), a questo proposito Ranaldo dice “Ebbi quest’idea di utilizzare i nomi di battesimo come espedienti per caratterizzare i testi. Questo meccanismo non è presente in tutti i testi, ma molti lo utilizzano.” Per il video del pezzo sono state utilizzare le immagini di “Outer Space”, pellicola di Peter Tscherkassky che a sua volta si ispirò ad un altro film (The Entity) del 1982 diretto da Sidney J. Furie.
Aggiornamento 14/01/20: Il percorso sperimentale del duo si intensifica con il nuovo estratto “Light Years Out” che si divide in due parti quasi distinte: mentre nella prima i suoni sono radi, field recordings e rumorismi di sottofondo che accompagnano le spoken words. La seconda parte invece prende vita grazie ad un giro di basso energico, una pioggia scoordinata di elettronica, chitarra minimalista e un drumming rotolante. Il video della canzone è stato girato a San Paolo e New York da Anna Bogaciovas e Fred Riedel, e Ranaldo lo introduce così “un avventura nel mondo del video processing analogico”. Sono state annunciate anche alcune date live che partiranno da Aprile, puoi trovarle qua sotto assieme al video.
Aggiornamento 21/02/20: Oggi esce il disco sperimentale di Ranaldo e Refree, contestualmente è stato diffuso anche il video di “Words out of the Haze” dentro cui predominano arpeggi di chitarra acustica e sfocate texture elettroniche. Il suggestivo clip prende in prestito le immagini del corto animato di Oscar Fischinger ‘An Optical Poem’, uscito nel 1938, Ranaldo spiega il perchè “Le immagini sono sorprendenti con il loro ritmo e i loro colori, e siamo felici di poterle ripresentare in un nuovo contesto. Continuando con l’idea di riproporre immagini tratte da vecchi film sperimentali (come nel video per “Names of North End Women”), l’intento era quello di trovare immagini interessanti che accompagnassero il brano senza illustrarlo.” Riguardo i versi della canzone Lee afferma “le parole parlano, in modo simile alle immagini, della complessità delle relazioni interpersonali – le difficoltà e le imperfezioni della comunicazione – e i misteri che si possono trovare nel cielo notturno.”
18 Aprile – Avellino, Cinema Teatro Partenio
19 Aprile – Roma, Monk Club
22 Aprile – Pordenone, Capitol
23 Aprile – Civitanova Alta, Teatro Annibal Caro
Info: Wakeupandream