Che il nuovo disco dei Tame Impala fosse in dirittura di arrivo lo si era capito durante i concerti che hanno tenuto nei principali festival del mondo (Coachella, Primavera e Lollapalooza, giusto per citarne tre) in cui hanno suonato materiale inedito, a mettere un punto fermo su questa convinzione è poi arrivata l’esibizione al Saturday Night Live dove hanno suonato “Bordeline” e “Patience”. In queste ore viene ufficializzato il nuovo album dal titolo The Slow Rush, in uscita il 14 febbraio su Island Records Australia via Caroline International (qui il pre-order).
Il quarto disco in studio della band di Kevin Parker è stato registrato tra Los Angeles e lo studio del musicista australiano a Fremantle, città in cui è nato e cresciuto, contiene al suo interno dodici pezzi completamente prodotti da Parker e continuano l’ascesa verso quel psych pop proposto nelle precedenti produzioni. Il press sheet che accompagna la notizia descrive il nuovo album come “un tuffo profondo nell’oceano del tempo che evoca la sensazione di una vita che passa in un battibaleno, di una tappa fondamentale che ti sfreccia davanti mentre stai guardando il tuo cellulare, è un inno di lode alla creazione e alla distruzione e all’interminabile ciclo della vita.” Kevin di suo parla dei brani nuovi così “Molti sostengono l’idea del tempo che passa, di quando vedi la tua vita passarti davanti rapidamente e sei in grado di vederla in modo chiaro. Sono stato spazzato via da quest’idea del tempo che passa. C’è qualcosa di veramente entusiasmante in tutto ciò.”
Qua sotto trovi il terzo singolo (ma primo ufficiale) “It Might Be Time” e le due canzoni suonate al SNL.
Del nuovissimo inedito il musicista australiano dice “è l’ombra della tua paura che aggredisce il tuo tallone d’Achille. È l’idea orribile che il tuo fascino sia andato a farsi un giro e che potrebbe non tornare. È dubitare di te stesso, pensando “Ce l’ho ancora? L’ho mai avuto?”. Il testimone paranoico dentro di te ti deride e ti dice di svegliarti e di accettare che i bei tempi ormai sono andati. Esplosione dinamica di pungente prog-pop, “It Might Be Time” pulsa sul groove insistente della tastiera e su una batteria esagerata che vola ai confini, l’espressione apparente di un funk agitato.”
Aggiornamento 09/01/20: A distanza di poco dal languido singolo “Posthumous Forgiveness” Kevin Parker spiazza con la disco funk di “Lost In Yesterday” trascinata da una bassline coinvolgente e sempre in primo piano rispetto alle parti elettroniche. E se il brano emana un’aura di gioia il testo tocca il tema della memoria, del guardarsi indietro in modo malinconico ma, nonostante ciò, riuscire a trovare sempre un lato positivo a tutto.
Aggiornamento 31/02/20: Dopo lo streaming arriva pure il video di “Lost In Yesterday” in cui Parker e soci si ritrovano in un loop temporale a suonare il pezzo, durante una cerimonia nuziale, per almeno tre generazioni di persone. Alla regia ci sono i Terri Timely (composto da Ian Kibbey e Corey Creasey), nel quinto player.