Due anni sono trascorsi dal debutto “Cronache Carsiche” e domani gli unoauno pubblicheranno il seguito Barafonda, tramite Ribéss Records, che scarica addosso all’ascoltatore nove proiettili di fulminante noise nel giro di soli ventiquattro minuti.
I tre ventenni guardano ai maestri Shellac e Slint utilizzando un cantato spesso in spoken word alla maniera dei Massimo Volume – senza però essere strettamente derivativi – per parlare di storie che hanno la noia come fil rouge. Loro stessi ammettono nel comunicato stampa “Non c’è mai niente di nuovo sotto il sole. E mai niente di nuovo ci sarà. Patti chiari, amicizia lunga. La novità, questa corsa perpetua della specie – perpetuata dall’individuo ogni santo giorno, negli spazi urbani, nelle aspirazioni modeste, nelle intimità terremotate – è solo il grande alibi, la grande fantasmagoria della volontà annoiata, della noia di una vita ripiegata su se stessa.”
Tra le pieghe del disco c’è anche una collaborazione molto interessante tra la band e Pieralberto Valli in “Rivoluzioni”, brano che si discosta leggermente da tutto il resto – soprattutto per mood straniante creato dal featuring – e per questo scelto per il nostro free download esclusivo di oggi. Puoi ascoltare e scaricare il pezzo subito dopo l’intervista (ma anche prima).
Leggevo che il nome “Barafonda” è legato alla bara del Santo Giuliano ritrovata sulla battigia del mare (sembra tra Rivabella e Viserba). A me ha ricordato anche il tragico destino degli immigrati che trovano nelle acque del Mediterraneo la propria tomba. Perché avete deciso di intitolare così il disco?
Diciamo che il nome nasce da una serie di coincidenze incredibili.
1) Siamo sempre stati affascinati da Moby Dick, quell’Odissea biblico-marinaresca in cui – spoiler! – una bara mancata si trasforma in scialuppa di solitudine e di salvezza per Ishmael.
2) La Barafonda è un luogo – un posto di merda per inciso – di melma e di acquitrini, zona San Giuliano – appunto – Mare, Rimini; tra le leggende locali, una racconta di come il santo, scampato ad un naufragio con una piccola barchina (navicella), giunto a terra risanò la zona facendo zampillare una nuova sorgente di acqua pulita, la Sacramora.
3) Nel 1943 venne ritrovata spiaggata alla Barafonda – assurdo!!! – una balena. Un cazzo di capodoglio gigante. E si chiamò l’esercito per liberarsene. Senza motivo.
Insomma… ci suggestionavano queste coincidenze, che raccontano sia un “risorgere-dalla-merda”, sia una “deriva-dall’esistenza” . Un po’ di speranza – per Giove! Che è un po’ quello che alimenta, e credo tuttavia manchi, alle disperate traversate in mare dei migranti.
Dalla vostra nascita con “Cronache Carsiche” avete dichiarato guerra aperta al mainstream e in questo disco pure all’indie italiano (nella traccia “Panorama”). Sembra di capire che la situazione sia peggiorata.
Mah… il problema non è tanto: mainstream o non mainstream (questo è il dilemma?). Il problema, detto alla francese, è che il mainstream fa roba di merda. Autocompiacendosi. Attenzione, attenzione. Il mainstream non va abolito. Ma sarebbe auspicabile – pulendosi il sederino con la seta – che la canzone popolare fosse sì, di largo consumo, ma non, tuttavia, un consumabile. Che oltre al bell’aspetto avesse un po’ di ciccia – per Bacco! Non c’è niente di male: esiste musica che fa presa su un pubblico vasto. Non per questo è cattiva musica. Il problema nasce quando il raggiungimento di un pubblico vasto diventa uno scopo, il solo scopo. E la “normalizzazione” di generi estremi, inospitali (Rap, Trap, compagnia cantante), da parte del mainstream va in questa direzione. Moda – non sei mai sazia…
Com’è avere vent’anni negli anni 10 del nuovo Millennio? C’è qualcosa che recriminate alla vostra generazione e qualcosa che invece invidiate a quelle precedenti?
Niente da recriminare. Se dovessimo assumerci le colpe di un passato che manco abbiamo vissuto, il presente sarebbe davvero insostenibile. Scurdammoce u passato! Già è dura rispondere del nostro. Invidia? Zero… “C’è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo”. Chiaro: i CCCP avremmo voluto vederli, ma… amen.
Nel comunicato stampa attaccate chi cerca la novità ad ogni costo e chi con ogni mezzo si professa “il nuovo che avanza” per tenere alta l’attenzione del “consumatore” – perché chi ragiona in questi termini accetta di vedere la musica come mero bene di consumo e non come arte -, secondo voi dov’è iniziato questo declino e come si può combattere?
Mi piace il numero tre, quindi ti faccio anche qui il pippone in tre punti, partendo dalla lontanissima e generalissima per arrivare poi al punto. Il Nuovo è un problema gigantesco, e noi tre fringuelli. Ma per quel che ci abbiamo capito:
1) Ad un certo punto, tanto tempo fa, a questa specie, di cui noi facciamo parte, è venuto in mente che il Senso fosse qualcosa che andava costruito. Andava tirato fuori non dal vecchio-brutto-e-noioso, ma da qualcosa che ancora non c’era, il Nuovo. Vecchio uguale noia, Nuovo uguale possibile-positivo.
(Sto pensando tipo a Il viaggio di Baudelaire, per capirci)
2) Nel secondo dopo guerra abbiamo tirato fuori dal cappello la fantomatica Società dei Consumi. Facile no? Per vendere più prodotti e far star più tranquilli tutti, tocca che il ciclo di vita di un prodotto sia sempre più breve, che ce ne sia sempre un altro Nuovo pronto a sostituirlo. Banale.
3) Venendo a noi: non c’è rimedio – sigh!. Siamo troppo “affezionati” all’idea che qualcosa di nuovo possa darci un senso nuovo, una possibilità in più, qualcosa di positivo. E siamo troppo incastrati in un sistema produttivo che ha bisogno del Nuovo per funzionare. E non si creda che la soluzione sia guardare indietro, eh: cambia il verso, non il modo. Il fenomeno vintage è sotto gli occhi di tutti. Poi certo, se si è sempre accomodanti … diventa dura cambiare le cose.
Non so… davvero. Bisogna trovare altre vie. Perché anche combattere la moda è pur sempre una moda travestita.
La canzone scelta per il download esclusivo è l’unica che vede una collaborazione esterna, quella con il pregiato tocco di Pieralberto Valli. Quanto ha inciso la sua presenza nel pezzo e com’è nata questa amicizia sonora?
Il pezzo è venuto fuori senza pensare al buon Betto (Pieralberto Valli). Ma ehi, forse abbiamo fatto indigestione di disagio congestionato – scherzo Betto, ti amo – ma ci sembrava proprio un suo cazzo di pezzo! Quindi, siamo amici nella grande casa blu della Ribéss, gli abbiamo chiesto di cantarlo. Che Giangi fa cagare. Poi, appunto, forse è l’unico pezzo del disco che, oltre ad essere un tantino estraneo, si estranea dalla rabbia e dalla foga, dalla ressa dei colpi serrati. Serviva la sua voce, dai. Una voce che sfonda lo spazio – assisa, scivola.
La copertina esistenzialista da chi è stata realizzata e quale significato le attribuite?
Sotto l’arguto consiglio del nostro Pigmalione, Giulio aka caposupremo di mamma Ribéss, abbiamo contattato Elena Guidolin, che ha colto nel segno direi. Cercavamo qualcosa che fosse minimale, ma carnale, pulito-preciso, ma sporco. Siamo incontentabili. Infatti ci hanno odiato, ma… ne è valsa. Poi ognuno nelle immagini ci vede quel che vuole, son belle per quello: non si lasciano ridurre, vivono sull’equivoco. Io – personalissimamente Giangi – ci vedo il mare, come frontiera di muscoli e ossa, come ossessivo inconscio di chi, vivendo a Milano, può solo permettersi di avercelo in testa e mai davanti agli occhi – romantico.
Il finale è sempre incentrato sui concerti: avete delle date da promuovere?
Ne abbiamo una bella sfilza. I prossimi sono: 18 ottobre a Bologna al Mikasa; mentre il release party, diciamo ufficiale, sarà il 20 ottobre qui a Milano, al circolo Ohibò. Gara di flessioni per schiappe sul palco e urla sgraziate senza voce ad attendervi.
Mentre nel futuro più lontano (dicembre/gennaio) siamo riusciti, con sangue e sudore, ad organizzare una serie di date tra loro interconnesse (tour) all’estero. Mancano ancora alcuni spot da riempire – ogni gradito aiuto e assai gradito graditamente grazie! – tra una traversata e l’altra, ma siamo molto soddisfatti.
Se volete farci suonare scriveteci su facebook o via mail a 1.unoauno@gmail.com
(Antonio Capone)