Un piccolo grande concerto con un unico strepitoso musicista: J. Mascis e la sua chitarra erano al centro di un semplice palco, senza scenografia, con qualche luce blu a creare un po’ di atmosfera e ad illuminare il buio del cielo, insolitamente nuvoloso per una calda sera di luglio.
In un’epoca di mega-festival, all’interno dei quali la musica rischia di diventare solo uno dei tanti intrattenimenti disponibili, la serata minimal dello scorso 11 luglio a Genova rappresenta una piacevole riconciliazione con la dimensione live.
In una cornice suggestiva – una piccola piazza incastonata nel cuore del centro storico – un pubblico non foltissimo ma attento e competente ha assistito alla performance di un Mascis ispirato e professionale.
In un’ora abbondante di musica sono scivolati via 16 brani uno dietro l’altro; non di sola auto-promozione si è trattato però (l’ultimo lavoro di Mascis, “Elastic Days“, è uscito quest’anno) dato che i brani tratti dalla discografia dei Dinosaur Jr. hanno costituito l’ossatura portante della setlist (il primo pezzo del Mascis solista è arrivato dopo circa 20 minuti! – “Elastic Days”, ndr).
Cambio di ritmo, di suono, di tecnica hanno contraddistinto un’esecuzione perfetta ma non fredda, dalle distorsioni re-inventate della rabbiosa (anche se in chiave quasi acustica) “Little Fury Things”, alla delicatezza e armoniosità degli arpeggi di “Out There”, alla splendida “Ammaring”.
La staticità del personaggio (schivo ed essenziale anche nelle interviste) si è allentata solo in occasione della zeppeliniana “Drifter” dove, durante l’intro, l’ex Dinosaur Jr. si è addirittura allontanato di qualche passo dal microfono per poi riprendere posizione; l’immancabile piede a spingere sul pedale e l’inconfondibile voce (ottima prestazione anche dal punto di vista vocale) hanno poi deliziato il pubblico con la romantica “See you at the movies” e lo strazio urlato e suonato di “Alone”, ultimo brano in scaletta.
Non è stato necessario un particolare incitamento a reclamare i bis perché dopo qualche minuto ecco tornare Mascis sul palco con due cover (“Just Like Heaven” dei Cure e “Fade into You” dei Mazzy Star, già eseguita più volte con i DJ) per poi salutare andare via.
Il ritorno on stage pochi attimi dopo è stata una pia illusione di rivivere anche in un solo brano l’intimità e l’intensità di un concerto denso: aveva dimenticato il cellulare sull’amplificatore (!!).
Un saluto veloce ed imbarazzato, tra i sorrisi dei presenti, e l’inconfondibile chioma bianca sormontata dall’onnipresente cappellino si è allontanata, dopo qualche gentile selfie concesso ai pochi intrepidi che l’hanno seguito, ed è svanita nell’intrico dei vicoli per poi essere inghiottita da un anonimo portone. Thumb up!
(Patrizia Lazzari)
Nei player in basso trovi la setlist audio del concerto di Genova e i video dei brani eseguiti dal vivo.