Sembra l’altro ieri che gli Efterklang pubblicavano “Piramida” e invece sono passati ben sette anni da quel disco ambizioso a cui sono seguiti un film, un album live e una serie di spettacoli teatrali nonché progetti più o meno estemporanei come la messinscena di un’opera assieme al compositore Karsten Fundal (LEAVES, The Colour Of Falling) per il Copenhagen Opera Festival e infine il progetto musicale Liima, ce ne siamo occupati qui, formato dal trio e il loro batterista/turnista Tatu Rönkkö. Ecco, quindi Casper Clausen (voce), Mads Brauer (synth, elettronica) e Rasmus Stolberg (basso) non è che siano rimasti proprio fermi a girarsi i pollici in tutto questo tempo anche se Clausen afferma “Avevamo bisogno di una pausa dall’album e dal tour e avevamo bisogno di una pausa dagli Efterklang. Dopo lo spettacolo di Sønderborg, le cose erano veramente emozionanti – ma anche un po’ spaventose. Potevamo pensare liberamente, muovendoci verso nuove direzioni e focalizzandoci sulle cose che ci piacevano.” Il prossimo disco si intitola Altid Sammen e verrà pubblicato il 20 Settembre via 4AD (qui il pre-order).
“Altid Sammen” (che significa “sempre insieme”) è “un passo profondo e corposo nelle sperimentazioni del trio”, cita il comunicato, a cui loro aggiungono ulteriori dettagli sui nove brani presenti “parlano di fiducia e unione. Non in modo religioso, nessuno di noi è credente in una specifica religione. Le parole sono alla ricerca di un significato nelle relazioni intime, nella natura, nella morte e nell’eternità. I legami che creiamo; per riunirsi, tenersi per mano, cantare o condividere un momento insieme. Siamo tutti connessi, attraverso gli stati, l’età, il sesso e il genere. Ci uniamo con tutti le nostre esperienze, e ci separiamo in tutte le direzioni, sempre insieme.” Il singolo scelto per mostrare ai fan questo nuovo punto di vista musicale è “Vi er uendelig” (“Siamo infinito”, in italiano, ndr) , si resta un bel po’ spiazzati al primo ascolto, le orchestrazioni barocche e dall’aspetto cristallino supportate da un impianto ritmico indietronic lasciano il posto ad una ballad che parte solo chitarra e voce, nel bridge si affaccia un timido pianoforte e dei synth delicati, il pathos cresce fino dissolversi nel finale ma senza beat o percussioni a dare slancio al pezzo, che a dirla tutta è perfetto così. La canzone è stata presentata con un video diretto da Andreas Koefoed (già dietro al film della band “The Ghost Of Piramida”) e vede la partecipazione della modella e fotografa danese, conterranea della band, Helena Christensen. Il video è stato pensato come un omaggio alla performance tv di Johnny Hallyday del 1964.
Aggiornamento 22/08/19: Il gruppo svela il secondo singolo “I dine øjne” attraverso un video diretto nuovamente da Andreas Koefoed che decide ancora di immergere la musica del trio in un bianco e nero delicato come il brano presentato – le elettroniche docili e una linea di basso accompagnano per buona parte del brano il cantato di Clausen, si intravede un accenno di ritmica soltanto verso la fine che però resta comunque acustica e immacolata -, una continuità con il video precedente, oltre alla suo monocromicità, è data dalla presenza della ex modella Helena Christensen. Nel secondo player.
1. Vi er uendelig
2. Supertanker
3. Uden ansigt
4. I dine øjne
5. Hænder der åbner sig
6. Verden forsvinder
7. Under broen der ligger du
8. Havet løfter sig
9. Hold mine hænder