L’esordio dei Girl Band, “Holding Hands With Jamie“, aveva messo tutti d’accordo sul potenziale che il combo aveva mostrato in quell’occasione e il 2019 darà modo ai musicisti di poterlo confermare attraverso il nuovo disco The Talkies in uscita il 27 settembre su Rough Trade Records (qui il pre-order).
Il disco è composto da dodici inediti prodotti da Daniel Fox (bassista della band) che spiega come sono nate le canzoni “Dopo aver cancellato l’ultimo tour, non stavamo più scrivendo i pezzi insieme, era più uno scrivere parti per poi tagliarle e incollarle insieme attraverso il computer, riconfigurandole in questo modo.” Al suo si aggiunge il commento di Alan Duggan (chitarrista) che spiega quanto sia stato influente il posto in cui hanno registrato i brani, il Ballintubbert House di Dublino, “In un certo senso l’idea dietro all’album era quella di creare una rappresentazione visiva della casa. Abbiamo registrato la batteria due volte: una volta sul pianerottolo e una volta in cantina e durante la fase di produzione abbiamo potuto tagliare a metà quei sound.”
I quattro irlandesi hanno scelto pure il primo singolo che risponde al titolo di “Shoulderblades” che si distingue dalla precedente produzione per un suono noise rock più controllato, si potrebbe azzardare a dire che sia più orecchiabile, restando comunque una materia sonora cupa e apprezzabile dal secondo ascolto in poi (nel primo ci sono molti elementi da dover codificare). Il brano viene presentato con un video diretto da Bob Gallagher, già al lavoro in passato con la band, che afferma, “Penso che sia una vera testimonianza dello spirito creativo della band. Mi hanno incoraggiato ad uscire dalla mia comfort zone e a creare qualcosa senza scenografia, costumi o una narrativa convenzionale, cercando di comunicare la mia idea attraverso la danza e il movimento. In Oona abbiamo trovato un’ incredibile co-cospiratrice, non riesco ad immaginare altri ballerini capaci di portare quella combinazione di bellezza e violenza presenti nel video. L’idea è venuta dai riferimenti di Dara al personaggio di Ed Mordake, un uomo con due facce, quindi la dualità è stato un tema ricorrente. È stato interessante vedere come la danza permetta ad un’idea di vivere nell’astratto, così da rimanere aperta. Può significare ciò che significa alla band, e anche ciò che significa per Oona e per me. Le persone che lo guardano possono trovare qualcosa con cui identificarsi, pur essendo strano.”
Aggiornamento 16/08/19: A distanza di due mesi dal precedente singolo e a uno dall’uscita del prossimo album la band propone un’altra stilettata nei fianchi attraverso “Going Norway” e al video dai connotati horror diretto da Bob Gallagher. Il risultato di musica e immagini è disturbante ma allo stesso tempo molto azzeccato. Nel secondo player.
Aggiornamento 10/09/19: Prima di arrivare in rete il terzo singolo della band, “Salmon of Knowledge”, è stato inviato ai fan iscritti alla mailing list. Sei minuti di infezione sonora che striscia lentamente da un ticchettio di batteria, chitarre ronzanti ed il cantato urticante che poi fa esplodere tutto da metà del pezzo. La canzone, viene spiegato nel comunicato stampa, è inserita tra l’intensità delle tracce strumentali “Aibohphobia” e “Akineton”, così che l’ascoltatore viene attirato in un falso senso di sicurezza: “Liricamente, la canzone è un flusso astratto di rabbia consapevole; tuttavia è il peso fisico del suono che porta all’esistenza di questi testi – proprio come nelle parole di Dara, grida e droni si esprimono quanto nelle parole stesse.”
Aggiornamento 27/09/19: Finalmente per i fan della band è arrivato il momento di mettere le mani sull’atteso sophomore album, “The Talkies” esce oggi e puoi ascoltarlo qua sotto.