Sono quattro gli anni trascorsi da “No Cities To Love”, album che ha riportato le Sleater-Kinney a livelli compositivi alti, e a quanto pare il 2019 potrebbe essere l’anno del ritorno con un nuovo disco di cui al momento non si conosce praticamente nulla ma siamo certi che a breve arriveranno le prime notizie.
Lo dimostra il fatto che Carrie Brownstein (chitarra / voce), Corin Tucker (chitarra / voce) e Janet Weiss (batteria) hanno appena pubblicato un nuovo singolo intitolato “Hurry on Home” la cui produzione è stata messa nelle mani di Annie Clark (St. Vincent), e si sente, il brano suona moderno e accattivante con quel pizzico di malizia che ormai è marchio di fabbrica della musicista newyorkese autrice dell’ottimo “Masseduction“. Il pezzo è stato presentato attraverso un lyric video, da Miranda July, in cui le parole scorrono all’interno della chat di uno degli smartphone delle Kinney.
Aggiornamento 14/06/19: Eccola qua, la notizia che stavamo aspettando The Center Won’t Hold sarà il prossimo disco del trio in uscita il 16 Agosto su Caroline International (qui il pre-order). Così come per il singolo ascoltato qualche settimana fa anche l’album è stato prodotto da St. Vincent, il cui tocco è tangibile anche nel secondo estratto “The Future Is Here”, presentato attraverso un lyric video. A proposito del decimo lavoro discografico Brownstein dice: “Mescoliamo sempre il personale e il politico, ma in questo album, nonostante il pensiero fisso sulla politica, abbiamo pensato maggiormente all’individuo – noi stesse o versioni di noi stesse, o il ripetersi di depressione o solitudine – nel bel mezzo del caos”. Weiss aggiunge, “Penso che per Carrie e Corin sia stato liberatorio esplorare una nuova gamma di suoni. Annie (St. Vincent) ha moltissima esperienza nel creare musica con tastiere e synth quindi è stata un’ottima guida nell’aiutarci a dare un senso a questo nuovo paesaggio, continuando comunque a mantenere il nostro sound”. Tucker conclude “The Center Won’t Hold ti porta nel catastrofico mondo delle elezioni. È quasi una dichiarazione d’intenti, alla fine di quella canzone è come se la band trovasse il proprio spazio uscendo da quel mondo e diventando una rock band.”
Aggiornamento 18/07/19: Nonostante il fulmine a ciel sereno che si è abbattuto sul trio con la fuoriuscita della batterista storica Janet Weiss – pare per incompatibilità con la nuova direzione musicale intrapresa dalla band sotto la supervisione artistica di Annie Clarke – gli altri 2/3 delle SK diffondono in queste ore il lyric video del terzo singolo, nonché title track e traccia d’apertura del disco, “The Center Won’t Hold” parte lenta e cadenzata con la sezione ritmica in primo piano su cui si stagliano i versi della Tucker, i synth serpeggiano per poi lasciare posto verso il finale ad un’incandescente sfuriata di chitarra, marcata stretta dagli altri strumenti che non sono da meno (cantato incluso). Proprio Corin spiega la sua visione del pezzo “The Center Won’t Hold” ti catapulta nel mondo della catastrofe che tocca le elezioni. E quasi come una dichiarazione di intenti, alla fine di quella canzone, è come se la band stia uscendo da quello spazio diventando una rock band.” Ricollegandosi al nuovo percorso della band Carrie Brownstein afferma “Invece di andare in studio per documentare ciò che avevamo fatto, stavamo andando a esplorare e trovare l’essenza di qualcosa. Scavare più a fondo Sembrava una parte cruciale del processo stesso, non solo del gioco finale.”
Aggiornamento 02/08/19: “In questa canzone, il desiderio di una donna viene usato contro il suo volere, in questo modo lei lo trasforma in una inquietante infezione. La narratrice trova se stessa sull’orlo dell’auto-annientamento, alle prese con il paradosso di un’oscurità interna in contrasto con la pressione di eseguire esternamente comportamenti di gioia e simpatia.” L’ormai definito duo Browstein-Tucker (col supporto di St. Vincent) presenta il quarto estratto che risponde al nome “Can I Go On”, presentato con un visual-video. Qua sotto.
Aggiornamento 16/08/19: Oggi le due superstiti delle S-K pubblicano “The Center Won’t Hold” e scopriamo il perché dell’allontanamento volontario di Janet Weiss, probabilmente un suono troppo patinato e catchy rispetto alla discografia del gruppo, questo grazie (o a causa) della produzione di Annie Clarke che ha reso gli arrangiamenti e le dinamiche sonore del disco molto “StVincentiane”. Questo non è un male, anzi, sicuramente porterà la band in classifica e di conseguenza anche molti più fan e passaggi radiofonici. Se questo era l’obiettivo delle Sleater-Kinney allora hanno centrato in pieno il bersaglio, con buona pace della Weiss che se ne starà in disparte ad osservare il fiume aspettando il cadavere qualora il disco si rivelerà un disastro. Cosa abbastanza improbabile, ma non nella vita non si sa mai. Qua sotto tutti il disco in full streaming.