Jack in Water, all’anagrafe William Clapson, ha esordito nel 2018 con l’Ep “Absence” – se ti piacciono suoni malinconici e introspettivi con un cantato JeffBuckleyano allora sei nel posto giusto – licenziato via Nettwerk-Bertus e un anno dopo arriva con l’altra metà della medaglia di quel disco infatti il prossimo 14 Giugno pubblicherà Presence sempre con la label canadese.
Con un papà innamorato dei Radiohead ed una madre impallinata con il soul vecchia scuola non è difficile immaginarsi il giovanissimo William venir su con una sensibilità musicale notevole e spiccata, i frutti poi sono esposti nel materiale prodotto dal 2012. Se “Absence” trattava di quanto possa essere pericolosa l’essere assenti in una relazione (di coppia, amicizia o parentale) “Presence” di contro analizza proprio l’aspetto opposto, di non perdersi i momenti importanti della propria vita, cercando di essere sinceri con gli altri ma prima ancora con se stessi. Il disco è stato prodotto assieme Ben Christophers (Bat For Lashes), il quale è riuscito a far uscire il musicista dalla sua comfort zone pur senza stravolgerne il songwriting, e Jack afferma “Quando scrivevo mi sentivo molto più libero dal punto di vista sonoro, poiché non mi preoccupavo di tutte le canzoni che potevano essere suonate con la chitarra acustica o il pianoforte. Penso che questo si rifletta nelle canzoni una volta terminate”. Poi si addentra nelle tematiche alla base dei brani “Volevo che il focus fosse sugli approcci che ho preso nella mia vita per cercare di essere più onesto e presente in tutti i miei rapporti con le persone. Che si tratti di superare il tuo orgoglio e assumerti la responsabilità delle tue azioni, affrontare qualsiasi repressione maschile lasciata nelle tue ossa o lasciarti innamorare e essere amato.”
Ad anticipare il nuovo lavoro discografico sono presenti in rete già due
brani, “Meet The Dust” e “Gentle Punches“, il primo sorretto da chitarra fingerpicking cristallina, batteria pacata e una velata orchestra a creare maggiore intensità; il secondo pezzo invece parte da subito su toni cupi, notturni, la chitarra si snoda lenta così come i rintocchi di sezione ritmica, synth giocano un ruolo di tensione che si attorciglia tra le parole di Clapson, a smorzare però i toni ci pensano degli sporadici claps e il cantato che risale più volte verso la luce.
Aggiornamento 14/06/19: Esce oggi il nuovo EP di Jack in Water, un lavoro che mostra le grandi doti di songwriter di William che riesce nella sfida coniugare in modo naturale elementi classici del rock con layer elettronici mai invadenti ma funzionali agli arrangiamenti. Il risultato è un disco elegante e moderno, dai toni sovente malinconici ma con spiragli luminosi che lo rendono molto interessante, quei raggi di luce che arrivano proprio dalla voce di Clapson che troverà apprezzamenti tra i fan di Buckley Jr, Damien Rice e Thom Yorke. Lo aspettiamo al varco del debutto su lunga distanza e nel frattempo ci godiamo lo streaming di “Presence” e il video di “Gentle Punches” diretto da Joel Blake.