Tiziano Veronese (alias Sonic Jesus) torna con il suo primo disco autoprodotto e regala, con Memories, un piccolo gioiello a cavallo tra psichedelia e shoegaze. I pezzi, concepiti in un arco di tempo tra il 2010 e il 2015, sono ben più che delle banali B-sides, ma, ascoltati nell’insieme, mostrano un vero e proprio progetto sonoro, un’evoluzione verso qualcosa di radicale, anche rispetto al primo lavoro omonimo di Sonic Jesus.
La varietà dei brani è qualcosa di straordinario: si passa dal garage di “Dance of the Sun” e “Monks”, per arrivare a piccole colonne sonore (“I’m here”), senza disdegnare momenti noise (“Cartaxo”). Quello di Tiziano è un diario sonoro in cui ci racconta di sè, del suo gusto per la musica così fine e delicato, particolare in ogni aspetto tanto da essere apprezzato da artisti del calibro di Jason Pierce (Spacemen 3, Spiritualized) e Damo Suzuki (con cui ha collaborato).
Siamo di fronte a un orgoglio italiano che, come spesso succede, in Italia risulta un prodotto di nicchia.
In “Memories” troverete una qualità sonora eccelsa, frutto di un orecchio capace di abbinare ogni suono con gusto e originalità. Insomma, se amate la musica “fuori dagli schemi” e ve lo siete perso, è solo colpa vostra. Rimediate subito.
(Alessio Gallorini)