“Careless” è stato il disco del debutto (nel 2015) seguito due anni più tardi dall’album che lo ha consacrato sulla scena darkwave internazionale, “The Demonstration”, e ora Drab Majesty torna, sempre a due anni dal precedente, con la terza produzione discografica dal titolo Modern Mirror in arrivo il prossimo 12 Luglio via Dais Record (qui il pre-order).
Il filo rosso che unisce gli otto inediti va ricercato nella mitologia greca, precisamente il Narciso di Ovidio, trasportata ai giorni nostri e in chiave dark synth pop. Si legge dal press kit che ogni traccia “racconta un pezzo della storia in cui l’identità dell’ascoltatore si deforma e dissocia attraverso la tecnologia in rapida espansione, perdendo così il contatto con le origini della propria personalità. Fondando l’estetica sonora di predecessori quali New Order e The Cure nell’ambito delle caute istruzioni della mitologia greca e della fantascienza moderna, Drab Majesty ha dato vita a un ibrido di malessere sognante, catturato per un momento futuro.”
Il disco è stato prodotto da Josh Eustis (Telefon Tel Aviv) e vede al suo interno un paio di collaborazioni ovvero Jasmine White-Gluz (No Joy) e Justin Meldal-Johnson (NIN, Beck, M83, Air). Il primo singolo “Ellipsis” non sposta di molto l’estetica sonora di DM bensì la fortifica grazie ad una maggiore cure dei dettagli mentre sul versante testi il musicista gioca sul concetto odierno di corteggiamento attraverso ciò che ci ha resi liberi ma allo stesso tempo schiavi: la tecnologia. Qua sotto tracklist e il video del brano appena presentato, diretto da Thomas McMahan che decide di giocare con quell’estetica a bassa definizione che fa molto anni 80 (continuando a tornare in tanti nuovi video nonostante sia esteticamente, per quasi tutte le arti, una decade tra le più orrende e kitsch).
Aggiornamento 24/05/19: “Long Division indica un’impasse inafferrabile che potrebbe capitare in una relazione personale; una differenza fondamentale che può essere culturalmente, fisicamente o emotivamente, che raggiunge un punto critico in cui entrambe le persone coinvolte hanno perso di vista la propria identità attraverso il futile atto di cercare di adattarsi l’un l’altro. Si tratta di una dissonanza artigianale nel tentativo di armonizzare “. Drab Majesty svela un nuovo estratto, la penultima traccia “Long Division”, che attraverso sonorità darkwave racconta appunto le mutazioni all’interno di un rapporto di coppia, il compromesso di smussare qualche angolo da far combaciare con quello dell’altro finisce per trasformarci in altre persone, sovente in qualcuno che non vogliamo essere gettandoci in un sentimento di (in)sofferenza difficile da gestire. Nel terzo player in basso lo streaming del brano.
Aggiornamento 20/06/19: “Oxytocin” è il nuovo singolo della band che viene presentato così da Mona D “La musica è stata scritta su una demo di Deb nel backstage di un locale di Varsavia in attesa del soundcheck. Eravamo in tour con Kaelan Mikla e stavano facendo il soundchecking mentre Deb provava questa idea ripetitiva a due accordi che in seguito ha ampliato per creare musica per la canzone. Dal punto di vista lirico, la traccia indica il periodo iniziale di una relazione e la sua energia fugace – I ruoli che vengono giocati per mantenere la magia. L’ossitocina è questa energia fugace del legame d’amore iniziale – quella scintilla semi permanente seminale di illuminazione e ossessione per poi scemare nel corso del tempo e dell’esperienza.” La canzone è stata presentata con un video diretto da Leigh Violet le cui atmosfere e costumi ottocenteschi ricordano “Le Relazioni Pericolose”, pellicola del 1998 girata da Stephen Frears con Glen Close, Michelle Pfeiffer e John Malkovich. la regista spiega com’è arrivata a definire l’idea per il clip “Un mood che evita la narrativa a favore dell’intuizione estetica, il video cattura uno spazio fugace tra le dimensioni che scompare di nuovo proprio quando iniziamo a tenere il passo.”
1. A Dialogue
2. The Other Side
3. Ellipsis
4. Noise of the Void
5. Dolls in the Dark
6. Oxytocin
7. Long Division
8. Out of Sequence