Cesare Malfatti, anima negli anni ’90 dei La Crus insieme a Mauro Ermanno Giovanardi, torna sulle scene, a circa un anno di distanza dal precedente “Canzoni perse“, con un progetto particolare: La Storia è Adesso è infatti un lavoro interamente incentrato sulla figura del suo antenato Valeriano Malfatti, per quarant’anni (1880-1920) podestà di Rovereto e deputato trentino al Parlamento dell’impero asburgico di Vienna, nonché convinto sostenitore della soluzione pacifica del conflitto tra Italia ed Austria.
Malfatti sfiora questa figura per parlare in realtà, partendo da quel momento di insicurezza e tragicità estrema, dell’insicurezza e tragicità estrema che ammanta l’attualità: lo fa con la sua consueta eleganza e finezza che ne ha sempre caratterizzato la carriera e utilizzando suoni synth pop quanto mai attuali (“Un fiore sincero”, “Bandiere migliori”, “Il cielo si ricorda chi sei”).
Ne viene fuori un disco estremamente fresco, perfettamente immerso nel suo tempo, un disco liquido come è liquida la società odierna, per citare Bauman, velato di malinconia (“Io ti penso da qui”) ma anche ficcante e insistente quando serve (“Chiedilo ai pesci”).
Malfatti conferma le sue straordinarie doti cantautoriali e si conferma un musicista non solo dotato, elegante e bravo nel suo continuo ricercare e sperimentare, ma anche lucido nel fotografare il mondo che lo circonda con parole precise e ponderate. La storia è adesso, bisogna viverla. E cambiarla, se se ne ha il coraggio.
(Alessio Gallorini)