Il 26 settembre scorso è uscito il nuovo EP dei Niet, duo punk/noise di Portomaggiore, comune della provincia di Ferrara. Dangerfield, questo il nome del lavoro, è un’onestissima raccolta di pezzi feroci e sferraglianti. Siamo in pieno ambito noise rock, quello di marca newyorkese, sponda Unsane.
L’EP si apre con “All work and no play”, chiara citazione all’alienazione subita dall’amico Jack Torrance, che sfonda letteralmente i timpani con una ritmica feroce e psicotica. La chitarra, dal canto suo, si esprime tramite distorsioni, a volte, granitiche e dilaniate, allo stesso tempo. La voce, infine, ripete in maniera ossessiva il noto proverbio anglosassone. La successiva “Sinking” spinge più sul versante punk, piuttosto che noise, col suo incedere lanciato e dritto, che la fa entrare nel cervello nel giro di pochi secondi. “MDZhB” è il pezzo, a mio avviso, meglio riuscito e incazzato: il piglio è assolutamente feroce, con repentini cambi di tempo e varie svisate noise. Un pezzo di sicuro appeal e molto eterogeneo per composizione e dinamiche. La title track è un altro bell’esempio di noise punk cattivo al punto giusto. L’EP si chiude in maniera folgorante, così com’era iniziato, con “KEXP”, pezzo che richiama alla nota radio indipendente di stanza a Seattle, che ha fatto conoscere un sacco di bei gruppi a me e credo a tanti altri.
I Niet si confermano, quindi, un buon progetto di musica pesa, quella bella pestata, senza tanti fronzoli o derive fintamente sperimentali, e “Dangerfield” è la summa delle loro buone capacità compositive, senza annoiare mai.
(Aaron Giazzon)