I Kevlar Bikini sono una band punk hardcore proveniente dal cuore pulsante dell’Europa balcanica: Zagabria, Croazia. Il paese dei vice-campioni del mondo di calcio è culturalmente legato non solo agli altri stati dell’Ex-Jugoslavia, ma anche all’Italia sia per la nota vicenda fiumana, piuttosto che per le sue coste, prese d’assalto dai turisti nostrani da decenni.
Oggi la Croazia, staterello da circa quattro milioni di abitanti, vanta una buona dose di appassionati di musica seria, vedasi l’organizzazione del Inmusic festival, proprio a Zagabria. I Kevlar Bikini provengono, dunque, da uno dei luoghi più vivaci e musicalmente appassionati e tutto ciò emerge nella loro proposta, che, per quanto semplice, risulta coinvolgente. Venendo al dunque, Rants, Riffage and Rousing Rhythms è il terzo disco della band, attiva dal 2010, e continua un percorso ben chiaro sulla strada del punk hardcore contemporaneo più melodico e caciarone. I testi sono tutti in inglese e le musiche sono quanto mai energiche e graffianti.
Il disco richiama ai grandi del passato: NOFX, Millencollin, Rancid e tutta quella ciurma di band che della melodia distorta hanno fatto uno stile di vita, oltre che un marchio di fabbrica. Di fatto i Kevlar Bikini strizzano l’occhio anche al metal per alcune scelte compositive più audaci e feroci. Non mancano, infatti, grida e linee vocali dal tono piuttosto cupo, chitarre abrasive e sferraglianti e cassa con doppio pedale a martellare i timpani dell’ascoltatore.
Per gli amanti del genere questo lavoro potrà risultare interessante e, magari, raccogliere un po’ di curiosità data la provenienza tenuta in scarsa considerazione solitamente. Di fatto siamo di fronte ad un onesto disco punk, che poco o nulla aggiunge ad una tradizione lunga e ben consolidata in tutto il mondo.
(Aaron Giazzon)