Una voce profonda, testi introspettivi, un sound denso di beat cupi, un’atmosfera avvolgente: questo in sintesi è Meditations I-II-III, una trilogia che arriva al suo capitolo finale in questo ultimo atto, di recente pubblicazione.
Foxtrott – al secolo Marie-Hélène L. Delorme – è una canadese di Montreal, con all’attivo un Ep (Shields, 2012) e un album (A taller Us, 2015). È produttrice, poli-strumentista ma soprattutto intensa vocalist; la sua voce si impone, pur se eterea e velata a tratti, lungo tutti i brani di un album decisamente eclettico, dai tratti ora magicamente inquietanti, ora disperatamente romantici. Influenzata da svariati generi musicali, dal reggae all’hip hop, dal soul al jazz alla musica classica, Foxtrott riesce a riunire gli echi di ciò che più le piace e la stimola in una produzione assolutamente personale, sia dal punto di vista esecutivo che da quello compositivo.
Il mood generale di questo lavoro è un low-fi/trip-hop incorniciato da una base elettronica malinconica e riflessiva, dovuta alla location dove il disco è maturato, un viaggio in solitario in Messico, che le ha permesso di incorporare all’interno del disco suoni “rubati” qua e là, dal contesto ambientale e urbano che la circondava.
Menzione speciale per “Wait” (delicata e intensa), “Melting Woods” (un melting pot etnico estremamente suggestivo) e “Wide Awake” (un sottofondo jazz/classico deliziosamente impreziosito da un timbro vocale potente). Brava!
(Patrizia Lazzari)