Zach Condon e i suoi Beirut svelano i dettagli riguardo il successore di No No No (2015) dal titolo Gallipoli che verrà pubblicato il prossimo 1 Febbraio via 4AD (qui il pre-order).
I dodici brani sono stati scritti e registrati sull’asse New York, Berlino, Lecce, ed è proprio il paesaggio e la vita del paese pugliese ad ispirare il musicista di Santa Fe il quale si è rifugiatoi nei Vox Ton studios di Francesco Donadello per 12-16 ore al giorno per poi lasciarsi trasportare dalle bellezze della costa leccese e dal trittico culinario pasta-pizza-peperoncino. È qui che il disco si è concluso con la produzione di Gabe Wax (Speedy Ortiz, Soccer Mommy, Adrianne Lenker/Big Thief) anche se la sua gestazione è durata circa tre anni come lo stesso Condon spiega: “Gallipoli iniziò, nei miei pensieri, quando finalmente feci spedire il mio vecchio organo Farfisa dalla casa dei miei genitori a Santa Fe a New York. Mi impossessai dell’organo durante il mio primo lavoro al Center For Contemporary Arts di Santa Fe; trascorsi i successivi tre anni scrivendo il maggior numero di canzoni che potevo tirarne fuori”.
Tornato a Berlino mette mano alle parti cantate lavorandoci nel suo studio casalingo non appena il tempo glielo consente, poi chiama prima Gabe per una sistemata ai mix finali e successivamente arriva pure Francesco con il quale masterizza il disco presso il Calyx di Berlino.
Il primo estratto è proprio il brano che dà il titolo all’intera opera musicale con i suoi inconfondibili fiati ad aprire le danze e donare al pezzo quel sempiterno aroma malinconico, poi la voce di Zac ci mette il suo, e il cerchio si chiude. Sul brano in questione arrivano dettagli direttamente dall’interessato il quale racconta un aneddoto: “Una sera ci trovammo per caso nella cittadina medievale di Gallipoli e seguimmo una banda di ottoni in processione dietro a preti che portavano la statua del santo patrono tra le strette vie del paese, seguiti da quella che sembrava l’intera città. Il giorno seguente scrissi in una sola sessione, facendo pausa solo per mangiare, il brano che sarebbe diventato “Gallipoli”.
Annunciato pure l’unico concerto in Italia, con gli Helado Negro di supporto, che si terrà il 19 Aprile presso l’Alcatraz di Milano, Beirut fa sapere che per ogni biglietto venduto verrà devoluto 1€ all’Associazione Hangarmusik e al suo programma musicale a favore dei bambini rifugiati ospiti in strutture di accoglienza, qui maggiori informazioni.
Aggiornamento 26/10/18: A distanza di pochi i Beirut diffondono il secondo estratto che omaggia un altro paese, però sulla costa greca, questa volta tocca all’isolana “Corfù” con il suo aroma un po’ da “Dolce Vita” bianco e nero felliniano. Ascoltandolo bene sembra però più un intermezzo che introduce un episodio più concreto che un vero e proprio brano, in ogni caso lo trovi nel secondo player qua sotto.
Aggiornamento 10/01/19: Il terzo singolo scelto da Zach è “Landslide” ed è stato presentato oggi attraverso il video diretto da Eoin Glaister il quale sceglie di ambientare la sua storia in un’epoca fatta di cavalieri in armatura e principesse da salvare. I fan di Game Of Thrones riconosceranno nello sfortunato protagonista del clip, a cui nemmeno il cavallo vuole averci a che fare, Ser Meryn Trant – presente nelle prime cinque stagioni della serie tv ispirata alla saga letteraria scritta da George R. R. Martin – il cavaliere della Guardia Reale di Robert Baratheon che fa una brutta fine per mano di Arya Stark (ops, forse siamo in zona spoiler). Nel clip invece Ian Beattie è un innocuo cavaliere di ventura pronto a sfidare qualsiasi cosa pur di salvare la bella principessa, purtroppo la sorte gli è avversa e finirà la sua corsa così com’è iniziata. Puoi guardarlo nel terzo player.
Aggiornamento 01/02/19: È arrivato il giorno della pubblicazione di “Gallipoli”, e pure quello per ascoltarlo per intero dal player Spotify in basso.
When I Die
Gallipoli
Varieties of Exile
On Mainau Island
I Giardini
Gauze für Zah
Corfu
Landslide
Family Curse
Light in the Atoll
We Never Lived Here
Fin