Il nuovo album di Konstantin Gropper è un lavoro indie folk dalle atmosfere tristemente cupe che mettono a nudo tutta la vena compositiva di questo artista dalle mille risorse e che riesce ad ottenere sonorità strabilianti e piacevoli all’ascolto.
Dodici tracce dal sapore mistico ben sostenute da una componente tristemente melodica che accompagna tutto il viaggio, atmosfere morbide grazie anche alla bella voce di Kostantin che riesce a infondere una sorta di serenità.
“Martyrs”, “Nightjogging”, “Finally (A Convenient Thrut)”, i tre brani che rallegrano il ritmo senza mai uscire dal senso del disco dove si tende a risaltare il concetto della paura intesa come in tutte le sue forme – “la paura come motivatore, come ostacolo, come consulente e come arma politica, sia sociale che privata“, spiega Gropper.
The Horror presenta spunti più profondi che riescono a regalare un sound caldo come nelle tracce centrali ed è sicuramente un lavoro per intenditori dove niente è scontato, un album dai contenuti minimali ma dai concetti intensi ben studiato per inviare un messaggio chiaro e forte, tutto ben studiato e calcolato per fare ancora una volta centro.
Konstantin Gropper, regala ai propri fans un altro gioiellino da tenere nella propria collezione privata e per i nuovi curiosi, andatevi ad ascoltare questo artista con la A maiuscola.
(Umbero Gallesi)