Le pause di riflessione, i tempi che si dilatano in attesa di qualcosa di migliore, in attesa di un appiglio o di un’ispirazione. Poi, dopo anni di silenzio intelligente tutto risorge e nasce una vita nuova che non sempre fa rimpiangere quella già vissuta.
È il caso degli Shed Of Noiz che con Distanz Ep rinascono dalle ceneri di un passato che, forse, all’improvviso si era fatto incerto. Devo dire che questa nuovo corso è davvero pieno di prospettiva e futuro. Un Ep moderno, tosto, potente, grezzo registrato completamente in diretta, e dove grazie all’immediatezza dell’incisione acquista una netta qualità istintiva. Questa secondo me è la nota più positiva di “Distanz Ep”. L’ istinto in fase di incisione, non ha perso valore ed, anzi, ha fatto si che l’intero lavoro trovasse giovamento da questa componente. Ottima la parte vocale che rispetto ad altri lavori precedenti diventa un punto di forza indiscusso. Il cantato in italiano rende, il tutto, un insieme perfetto, la giusta colla che tiene unito tutto il progetto. La struttura è basata su melodie che ricordano i migliori giorni di band quali Incubus, Red Hot Chili Peppers ultimi, e i Verdena delle più recenti produzioni. A mio parere è il disco più maturo degli Shed Of Noiz, dove davvero in fase di stesura si è fatto tesoro di tutti gli anni andati, delle cose belle e delle cose brutte, di ogni esperienza vissuta, e dove si è da subito scelto la strada da seguire.
Una band che ha sempre rappresentato un caposaldo della scena musicale italiana, ma che con Distanz Ep, ancora una volta, fa centro, come se ancora dovesse dimostrare il proprio valore. Ci vuole coraggio e le scelte difficili, molte volte, ti ripagano. Gran disco.
(Marco Bicchierini)