Per fortuna che esiste la tecnologia. E wetransfer. Il duo Routine Death composto da marito e moglie, Dustin e Lisa, deve vedersela ogni giorno con una distanza di circa 7.000 miglia (l’equivalente di 11265,41 km) sia per quanto riguarda le questioni personali che per quelle strettamente musicali. Ma se per le prime non è dato sapere come facciano a risolverle per quelle a carattere musicale vengono in aiuto gli smartphone e, appunto, internet con i suoi molteplici servizi di interconnessione. In questo modo i due si scambiano i file che registrano di volta in volta ed è così che sono nate le dieci canzoni del debutto Parallel Universes in arrivo il prossimo 25 Maggio via Fuzz Club.
È lo stesso Dustin a spiegare l’iter lavorativo “Ovviamente il metodo per creare la musica è una parte importante del disco: c’è una separazione tra noi per tutto il tempo e questa è una grande influenza. Non lavoriamo su nulla insieme, continueremo a spedirci le cose avanti e indietro. Le canzoni maturano in questo modo.” Sempre Dustin ammette di aver trovato ispirazione da RZA dei Wu Tang nonostante la musica proposta dai Routine Death sia agli antipodi del gruppo americano: “Succede che scrivo roba e la spedisco a Lisa tramite WeTransfer. Lei ci canta su, me lo rimanda e poi aggiusto la canzone secondo le sue parti vocali. RZA del Wu-Tang Clan è stato davvero una grande influenza. Stavo leggendo questo libro che ha scritto su come avrebbe creato questo beat di base pere poi far entrare tutti i membri del Wu-Tang e rappare su di esso. Poi lui se ne stava lì, ascoltava, tagliava e spostava tutto quello che c’era da spostare. Quindi, in questo modo le voci non sono soltanto uno strato in cima, ma un altro ingrediente.”
Il risultato ottenuto dalla coppia è un noise pop dal carattere lo fi, non quello finto che fa tanto figo bensì necessario poiché le risorse a disposizione del duo sono davvero limitate e loro non lo nascondono ma anzi ne fanno un punto di forza dichiarando di aver utilizzato per le registrazioni sia smartphone con app da 5 dollari per elaborare i suoni, ed è sempre Dustin a parlarcene: “Sembra davvero un congegno economico. Faccio un sacco di beats sul mio telefono con questo piccolo programma da cinque dollari, ho appena messo il delay su di esso e lo faccio passare attraverso un amplificatore. Uso anche questo organo che ho trovato, ed è totalmente distrutto. C’è un sacco di quella merda in giro. Ho iniziato a imparare molto di più. Mi costringe ad essere creativo.” Il primo singolo svelano dalla band è “Charm Tooth” che dimostra quando non serva necessariamente avere la miglior attrezzatura in giro per scrivere un buon pezzo (dalle dinamiche shoegaze su un impianto post punk). Nel player sottostante puoi ascoltare il singolo appena presentato.
Aggiornamento 30/04/18: Il secondo brano estratto è quello che dà il titolo al disco e, rispetto al singolo precedente, siamo dalle parti di umori kraut grazie al massiccio uso di synth, o qualcosa che gli assomigli data la scarsità di mezzi a disposizione, mentre il cantato di Lisa cerca di emergere dalla coltre di delay che invadono tutto lo spazio della canzone. Puoi ascoltare “Parallel Universe” attraverso il video nel secondo player in basso.