A inizio Novembre i Soft People hanno pubblicato l’album di debutto American Men, totalmente autoprodotto e contenente al suo interno dodici canzoni descritte dalla stessa band come l’incontro tra “I primi Midlake che hanno un bambino coi Broadcast, i Clinic, i Deerhoof e i Boards Of Canada” (qui lo acquisti in modalità “Name Your Price”, decidendo quanto spendere).
Non è dato sapere se nella testa del duo di Atlanta questo accoppiamento sia avvenuto tramite ammucchiata o con incontri singoli con i diversi “padri” del disco, sta di fatto che il risultato è quantomeno interessante e lo dimostra il nuovo singolo “Berenstein” il cui video è in anteprima su diverse webzine internazionali tra cui l’Italia, qui su Shiver. Il brano ha un incedere pacato ma il passo è sicuro, la struttura melodica si basa su feedback di chitarra in chiave lo-fi che rendono “Berenstein” forse il brano più riuscito della track list. Interpellato sui testi della canzone interviene Caleb Nichols, frontman del duo, il quale afferma che si “tratta del desiderio di un passato utopico che probabilmente non è mai esistito, ma si avverte comunque reale, come un film. La sensazione che sto tentando di ottenere è simile, forse all’anemoia (la definizione da Urban Dictionary dice che è una sorta di nostalgia per un tempo mai vissuto, nda), in quanto anche il nostro passato è qualcosa che abbiamo vissuto solo come una fitta di nostalgia dal presente.” Poi aggiunge un ulteriore commento sulla realizzazione del video:“John (Metz, l’altra metà del gruppo, nda) e io abbiamo entrambi lavorato in questo teatro d’arte indipendente a San Luis Obispo chiamato Palm Theater. È un luogo magico in cui abbiamo visto alcuni dei nostri film preferiti e lavorare lì ti offre una prospettiva interessante su questi spazi. Eravamo in teatro con gli amici dopo ore quando ad un certo punto abbiamo notato quanto fosse pauroso il teatro vuoto. Il nostro amico Davey, che lavora anche lui in teatro e condivide il nostro amore per David Lynch, ci stava facendo impazzire con una torcia stroboscopica in quella stanza vuota e così mi venne in mente che le luci stroboscopiche, le tende e i sedili rossi, il nero pesto della stanza si presterebbero bene a filmare un video musicale in stile Lynchiano. La nostra amica Meg Nilson è la star, e sua sorella, Sarah Harwood, ha fatto i suoi costumi e il trucco.”
Puoi guardare il video di “Berenstein” dal player sottostante.