L’album di debutto dei Gomma è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno ed anche la band non si aspettava tutto questo clamore intorno a loro (qui la nostra recensione a Toska). Abbiamo fatto qualche domanda al fenomeno del momento capendo all’interno di un successo fulmineo ci sta dietro molta naturalezza, modestia e voglia di far musica senza pensarci troppo.
Da dove arrivano i Gomma? Cosa si cela dietro il vostro nome?
Provincia di Caserta, tutti. Il nome GOMMA non ha un significato nel vissuto, semplicemente ci piaceva il fatto che potesse indicare ben più di qualcosa di univoco, un inno alla versatilità, vedila così.
Vi avevamo già apprezzato prima dell’ascolto dell’album per intero, vi sareste mai aspettati così tanto rumore intorno a voi?
Davvero no. Non ce lo aspettavamo e in verità tra di noi preferiamo non parlarne mai. Abbiamo cominciato a suonare insieme per lo stesso motivo per cui si approccia ad uno strumento individualmente: perché lo trovavamo divertente. Parlare quando siamo insieme (specialmente quando lo siamo come – amici – e non come band) di quello che si dice attorno a noi ci farebbe soltanto vivere la cosa con ansia.
Molti vi hanno già indicati come band che lascerà un segno in questo anno solare? Cosa ne pensate?
È bello sapere che tu possa lasciare qualcosa di importante alle persone, ma abbiamo vissuto quest’album in modo molto spontaneo e naturale, ed è venuto tutto fuori molto velocemente. Se mai esisterà un prossimo album (speriamo proprio di sì) faremo tutto con più calma, probabilmente le aspettative nei confronti di noi stessi cresceranno col tempo.
Da dove provengono le vostre influenze musicali?
Ascoltiamo di tutto, sarebbe troppo noioso fare un elenco. Ultimamente posso dirti che ascoltiamo cose molto distanti da quelle che suoniamo, è una cosa che ci aiuta a non impazzire e allo stesso tempo abbiamo capito che ne ricaviamo un vantaggio: quando tutti ascoltano le stesse cose ti ritrovi a suonare le stesse cose di tutti. Forse gli unici a non essere mai andati via dallo stereo, in macchina, sono i Verdena.
Per quanto riguarda il vostro processo creativo cosa vi ispira e cosa vi spinge a scrivere un pezzo?
Non esiste una ricetta. Semplicemente ti va di farlo, ne senti il bisogno. Ti muovi per stimoli. Sarebbe come chiederti: i tuoi discorsi da dove nascono? Dalla grammatica o dal tuo cuore? Certo magari possono essere costruiti anche in modo artificioso ma nella musica se non sei vero si sente, la gente se ne accorge.
Cosa vi aspettate da adesso in poi per quanto riguarda la vostra carriera?
Tanti chilometri, tante facce nuove… e tante consumazioni gratis.
(Lorenzo D’Antoni)