Quando ti ispiri al folk-pop americano da imboscato in un treno merci che attraversa boschi infiniti e desolate praterie, e il singolo che annuncia il tuo album raccoglie 130 mila ascolti soprattutto in USA e UK, direi che se non altro puoi ritenere di avere saputo raccogliere gli insegnamenti dei tuoi maestri. È l’evoluzione che sta seguendo il progetto Old Fashioned Lover Boy, che risponde al nome del cantautore napoletano trapiantato a Milano Alessandro Panzeri, che torna sulla scena con un nuovo album, preceduto appunto dal singolo “Oh my love” tanto acclamato.
Il disco si apre con una forte strizzata d’occhio al Brit pop dei tempi d’oro, con “Bowling Green”, in bilico tra la melodia degli Embrace e la batteria dei The War on Drugs. Ma anche le influenze blues folk non mancano (“Carry on”), e momenti dal piglio di chansonnier sixties (“Macca”) o di un mondo freak folk quasi alla Grizzly Bear (“Muddy Shoes”), ma il lavoro certosino sull’arrangiamento riesce a rendere tutto in chiave dream e ad esaltare il canto turbato e commosso di Panzeri. Possiamo dire con convinzione che oltre al folk c’è di più, e la cura nell’arrangiamento è il filo con cui si tesse della sinergia su questa tela complessa, che diventa quasi un esercizio di pointillism in cui tanti piccoli frammenti creano un insieme che rende molto di più della semplice e logica somma dei loro colori.
La conclusione è che l’Old Fashioned Lover Boy era venuto alla luce come un diamante grezzo, ma sta finalmente rimuovendo la patina superficiale per realizzare il sogno dream di un ragazzo che amava il blues e il brit pop, e ci sta riuscendo. Attendendo dell’occasione di vederlo dal vivo, prima che la musica lo porti altrove, vale la pena di fermarsi ad assimilare e a godere di questa favola finché il futuro non gli aprirà le porte di nuovi mondi musicali lontani e allettanti. Allora dovremo essere tutti pronti.
(Carla Di Lallo)