Co-fondatore dei tedeschi Brandt Brauer Frick il musicista Daniel Brandt si è staccato momentaneamente dal suo progetto principale per raccogliere le idee che sono finite nel suo debutto solista dal titolo Eternal Something, in uscita il prossimo 24 Marzo via Erased Tapes.
La visone principale degli otto brani racchiusi nell’album doveva essere qualcosa di molto semplice, addirittura lo stesso musicista parla di “cymbal album”, poi il tutto si è trasformato in qualcosa di molto più complesso per “colpa” della sperimentazioni con vari strumenti e musicisti. Ecco come la racconta lui stesso: “Volevo circondarmi con ogni tipo di piatto. Mi sono chiuso per tre giorni all’interno di una capanna nel bosco di proprietà di mio padre. Ed è lì che ho realizzato quanto fosse improbabile fare un album in quel modo perché avrei soppresso le altre idee e gli strumenti che si imponevano in esse. L’intenzione era quella di lasciare che le canzoni evolvessero senza editarle troppo, mantenerle grezze e preservare una sorta di energia esplosiva”. Poi prosegue “Questo disco parla del non riuscire a far accadere il piano originale, ma con la successiva scoperta di qualcosa che non riuscivo nemmeno a immaginare prima.”
A fare un po’ di luce su cosa si muove all’interno del disco ci pensa il primo estratto “Kale me” con il suo animo irrequieto e vagamente jazz, soprattutto per l’uso delle percussioni, Daniel lo introduce così “ho iniziato a registrare Kale Me nel mio studio casalingo quando ad un certo punto la lavatrice in bagno è impazzita. Suonava come un gigantesco rave rotto. Ho immediatamente fatto un set up di microfoni e ho registrato il ciclo completo della lavatrice e poi l’ho inserita nel brano. La lavatrice ha finito proprio in tempo per registrarla e dopo non ha mai più fatto quei suoni. Sono stato parecchio fortunato devo dire.” Di seguito la track list di “Eternal Something” e lo streaming audio del brano appena presentato.
Aggiornamento 16/02/17: Daniel Brandt rende disponibile all’ascolto un altro estratto dal disco, il pezzo è il primo in scaletta e ce lo presenta così “Ho registrato Chaparral Mesa un anno fa mentre ero coinvolto nelle session di registrazione di un altro album a Malibù. Abbiamo preso in affitto un posto meraviglioso sulle colline con vista mare così ci siamo sistemati con un setup di base comprendente qualche chitarra e un moog. Ho iniziato a registrare molte chitarre l’una sull’altra e in questo modo la canzone si auto-arrangiata. Ho preferito non metterci mano ma lasciare che le cose accadessero in modo naturale. Successivamente ho aggiunto una seconda parte, quella con la sezione ritmica potente. Quest’ultima è stata realizzata durante una session avuta con il mio amico cileno Brian Philips quando andai a trovarlo a La Serena. Ho preso l’essenziale da quella sessione e inserito nuove percussioni quando sono andato nello studio di registrazione. Alla fine Chaparral Mesa è stata la canzone realizzata più velocemente tuttavia è anche la più lunga del disco.” Nel secondo player ascolti il brano appena presentato.
1. Chaparral Mesa
2. FSG
3. The White Of The Eye
4. Turn Over
5. Kale Me
6. Eternal Something
7. Casa Fiesta
8. On The Move