A distanza di quasi un anno dall’ep omonimo di debutto (ce ne siamo occupati su indieoteque) tornano i Klune con “Tetris”, brano che potrebbe anticipare il primo disco e che squarcia il velo sul suo contenuto ovvero un’indietronica elegante, dai movimenti posati, che emana una luce soffusa infondendo da subito una sensazione di tranquillità nonostante i testi affrontino i rapporti “usa e getta” vissuti nella caoticità di una grande città come loro stessi ammettono: “Tetris è il primo brano che abbiamo scritto per il nostro album, musicalmente rappresenta la fase di passaggio tra le sonorità dell’ep e ciò che abbiamo prodotto quest’anno. Il pezzo parla di relazioni sentimentali brevi e occasionali nella mondanità di una metropoli, non ci sono precisi riferimenti e luoghi affinché chi ascolta sia libero di interpretare, è una fotografia di chi vive di rapporti umani che si consumano in fretta, uno stile di vita affascinante e malinconico. Il mood del brano riflette questo stato d’animo, abbiamo ricercato un’intenzione delicata nella voce che funzionasse con il ritmo incalzante e a tratti “tribale” del brano.”
Il trio grazie al supporto di Converse ha potuto registrare il brano in uno dei migliori studi di registrazione italiani, le Officine Meccaniche di Mauro Pagani, con la coadiuvazione dietro al mixer di Hector Castillo (sound engineer di Philip Glass, Bjork, Lou Reed, David Bowie) e Andrea Suriani, il trio si è divertito a sperimentare nuove soluzioni sonore anche grazie ai numerosi strumenti presenti in studio. E il risultato si sente! Qua sotto puoi ascoltare il brano appena presentato.