Introducing: Rex Domino
Se si parla dell’uso della parola, allora si parla del campo in cui Rex Domino dimostra di essere polivalente. MC, performer, autore, poeta, ogni volta dipinge un ritratto amaro della generazione di cui fa parte: una generazione basata sulla speranza, la cui età formativa è predominata dall’austerità in tutti i campi. Con la sua musica cerca di razionalizzare i livelli di paura e incertezza, di trovar loro una logica e una ragion d’essere.
Questa nozione di “disfattismo ottimistico”, come lui stesso la descrive, è un tema ricorrente nei testi di Rex Domino, e si trova sicuramente in “Sam’s Spoon”, il primo singolo tratto dal suo nuovo EP, in uscita il 26 maggio per Moosehead International Airport e Believe Digital, in cui le parole di Rex si combinano con un sound oscuro.
Per l’EP, Rex Domino ha collaborato con produttori come Jitter Jazz’s Polar Kid e Stanky. I tre si sono incontrati casualmente, uniti da una figura come quella di Scroobius Pip, che nel suo podcast menzionava proprio il lavoro di Rex con DjYoda. Questo ha catturato l’attenzione di Jitter Jazz’s Polar Kid, che dopo averlo raggiunto su Twitter ha voluto iniziare a collaborare con lui, presto raggiunti da Stanky. Coi due produttori di base a Reading ed in Norvegia, la collaborazione si è basata soprattutto sulla reciproca ammirazione e sull’uso costante di utility digitali per lo spostamento dati come WeTransfer.
I risultati sono dark lo-fi, con influenze che vanno da Burial e Aphex Twin fino ai Flying Lotus e Roots Manuva. Collaborando hanno creato una colonna sonora notturna ideale per le storie di Rex, e la definizione di “purgatorio digitale” data dallo stesso Domino sembra quanto mai azzeccata per descrivere un sound indubbiamente poetico ma altrettanto angosciante. Lasciamo a voi il giudizio, facendovi ascoltare proprio “Sam’s Spoon” dal suo account Soundcloud (nel player in alto).