L’etichetta discografica più attenta a certe sonorità d’avanguardia, Erased Tapes, fa nuovamente centro prendendo sotto la propria ala protettrice il giovane compositore Ben Lukas Boysen che dopo aver pubblicato un primo lavoro, non passato del tutto inosservato ma decisamente senza aver ricevuto la giusta attenzione di pubblico, si appresta a pubblicare il suo nuovo e “vero” esordio a Giugno, il 10 per la precisione, il cui titolo è Spells.
E sono proprio degli autentici incantesimi sonori quelli concepiti dal sound designer tedesco il quale processa con tutta la tecnologia a sua disposizione parti di strumenti registrati assieme all'”ensemble” composto da Achim Färber (percussioni), Anton Peisakhov (violoncello) e Lara Somogyi (arpa), tutto sotto l’occhio attento del compagno di etichetta, nonché mentore, Nils Frahm già alla produzione del precedente album di Boysen. Quello che ne viene fuori è tutt’altro che freddo e calcolato come afferma lo stesso Frahm dopo aver ascoltato il risultato finale: “Da questo momento in poi chiunque lo chieda: questo è un vero pianoforte”.
Ad anticipare il disco è stata rilasciata una prima traccia dove l’incontro tra programmazione e strumenti reali creano uno spazio naturale e ipnotico infarcito da riverberi, echi ambientali, loop e una liberazione di suoni bilanciati con tale accortezza e maestria da far sembrare la composizione frutto di appassionate sessioni in sala prove prima di arrivare ad un risultato concreto. Nel player in basso puoi ascoltare “Golden Times 1”.
Aggiornamento 26/04/2016: Boysen rilascia un altro estratto dal disco d’esordio, trattasi di una suite notturna e strumentale dove l’unico protagonista per i tre minuti d’ascolto è il “pianoforte” suonato nudo e crudo senza il sostegno di altri strumenti. Puoi ascoltare “Only In The Dark” dal secondo player in basso.
Aggiornamento 31/05/16: Boysen decide di mettere in rete un altro estratto, il terzo, dall’imminente esordio. La composizione scelta è “Nocturne 4” i cui rintocchi di piano vengono raggiunti prima da un coro, posto a inizio e fine in modo da rendere tutto molto emozionale, e successivamente da batteria e basso, quest’ultimo distorto e nervoso, ad infondere vigore alle note introspettive delle tastiere. Il risultato è allo stesso tempo romantico e decadente. Puoi ascoltare il brano dal terzo player in basso.