L’esordio di Dardust “7“ pubblicato soltanto pochi mesi fa aveva subito lanciato il suo creatore, Dario Faini, tra i migliori compositori italiani dediti alla contaminazione tra musica neoclassica ed elettronica, a netto favore delle partiture di pianoforte rispetto alle diavolerie digitali che invece prendono il sopravvento nella sua seconda opera musicale intitolata Birth, in arrivo il prossimo 18 Marzo via INRI.
Da quello che si legge nel comunicato stampa che accompagna la presentazione dell’album si sa che il disco sarà scomposto in due parti, una più “slow” dove continuerà ad esistere il fil rouge che unisce questo al disco precedente e cinque composizioni “loud” che faranno da ponte per la futura metamorfosi del progetto Dardust. Una parte importante della stesura dei dischi sono stati anche i luoghi in cui questi sono stati registrati, l’asse Berlino-Reykjavic-Londra, in cui ben si riflettono gli umori sonori di Faini. Come prima anticipazione del disco è stato scelto proprio “The Wolf” e sono subito evidenti i cambiamenti melodici qui spinti e strattonati da beats prepotenti, ululati digitali e schegge ruvide di sintetizzatori, a donare grazia ad un pezzo che altrimenti sarebbe votato esclusivamente al dancefloor ci pensa il magico tocco di pianoforte che funge da morbido tappeto sonoro. Il video del singolo è stato diretto da Tiziano Russo, già regista di “Sunset on M.“ e “Invisibile agli occhi”, il quale chiude la trilogia con le ambientazioni post-medievali di quest’ultimo clip, girato a Rocca Calascio (Abruzzo), luogo in cui sono stati girati Il Nome Della Rosa e Lady Hawke: protagonisti un solo uomo e il lupo, rappresentanti metaforici del passato che incontra il futuro. Sul fronte live è stata annunciata una premiere in cui verrà proiettato il documentario Slow Is The New Loud il 20 Febbraio presso il Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno (qui l’evento facebook). Qui sotto puoi guardare il video di “The Wolf” e il trailer del documentario appena presentato