Se non amate i progetti paralleli di artisti affermati né le super band formate da nomi di spicco, allora questo disco non fa decisamente per voi. Perché qui, semplicemente, due grandi menti della scena musicale contemporanea hanno deciso di collaborare per creare un grande, meraviglioso disco. Matt Berninger, cantante e paroliere dei National abbandona per un attimo la band di Brooklyn e Brent Knopf (un tempo nei Menomena) si stacca dai Ramona Falls, ma solo per dare vita agli EL VY (che va pronunciato come il plurale di Elvis).
L’album è un progetto al quale Berninger e Knopf stavano lavorando da anni. La loro amicizia ormai decennale iniziò quando National e Menomena suonavano nei piccoli pub lungo la west coast. E sentendo subito una certa vicinanza musicale, i due si sono sempre tenuti in contatto inviandosi anche schizzi sonori e bozze di brani. Alla fine il primo album insieme è arrivato. Uscito lo scorso 30 ottobre per la 4AD, si intitola Return to the moon ed oltre a rivelarsi un album dall’attitudine divertente e scanzonata, diventa l’occasione perfetta per unire la voce baritona di Berninger al tintinnio chitarristico di Knopf in un gioco di luci e fluidi synth.
Questo sorprendente duo si districa abilmente in mezzo a una giungla di chitarrone eighties e attimi punk à la Minutemen. Gli EL VY danno vita a un suono sinuoso, forse più semplice rispetto a quello delle band d’appartenza (si legga soprattutto alla voce The National) e la partnership di due menti sonore sembra davvero funzionare alla grande. “Return To The Moon” è disco assolutamente pop ma è un un pop di ottima fattura, con un sound rimbalzante che al primo ascolto sembra strano e distorto ma diventa intimo e graffiante non appena ci si entra in contatto. A partire dal singolo di lancio nonché titletrack del disco, l’aria che si respira è fatta di strati di chitarre e meravigliosi accordi che sanno di sciroppo. Il funk-pop delizioso e febbrile di “I’m the Man to Be”, chiarissima dichiarazione d’amore Beckiana, incontra le lande minimaliste e spettali di “Paul is Alive”, mentre “Need a friend” è pura psichedelia seppellita sotto una romantica e sbadata disperazione. È un mix di divertimento e grinta questo disco: fra le seduzioni sussurrate e vagamente seventies di “Sleepin ‘Light” e il sound post-punk dritto ed estremo di ”Happiness, Missouri”. Un duo poetico e spettinato, sorprendente e surreale, consapevole del proprio talento. Facendo leva sui rispettivi punti di forza ovvero la caleidoscopica e rupestre arte di Knopf e la narrazione impressionista di Berninger, gli EL VY si divertono chiaramente nel dichiarare amore e odio per un mondo sempre più autoindulgente.
Sebbene i progetti collaterali abbiano raramente offerto qualcosa di nuovo, il caso degli EL VY stupisce per la piacevolezza del suo ascolto. Return to the moon è un disco rilassato, che evita i drammi e regala invece un muscoloso synthpop. Fra il disprezzo per lo stile di vita di alcune celebrità, e i crepuscoli più sentimentali, Return to the moon è una delle uscite più belle dell’anno appena finito nonché una collaborazione riuscitissima e speriamo fruttuosa.
(Beatrice Pagni)