Sono passati 8 anni da “Oltre”, esordio che aveva fatto intuire le potenzialità dei torinesi Stearica (poi confermate più dai media oltreconfine, si veda Wire, che dall’attenzione di quelli nostrani) e adesso la band torna con Fertile, una nuova fatica che è la conferma del loro talento di straordinari post-rockers, anche se, rispetto ad esempio ai Mogwai (primo nome che a chiunque verrà in mente) gli Stearica hanno una componente hardcore, con accenti alle volte stoner, sconosciuti alla band scozzese e ai suoi emuli (sentitevi “Bes”).
Le uniche due canzoni effettivamente cantate nel disco sono la conferma della credibilità che questi signori si sono conquistati all’estero, perché le cantano due tipi non male: Ryan Patterson dei Coliseum viene coinvolto su “Nur”, mentre Scott McCloud dei GirlsAgainstBoys fa la sua comparsa su “Amreeka”. Non vi basta? Ok, c’è anche il sax di Colin Stetson sulla conclusiva “Shah Mat”. Insomma con “Fertile” gli Stearica costruiscono un disco che potrebbe diventare tranquillamente una delle pietre miliari del genere, a cavallo tra post-rock e stoner.
La sensazione è che, ancora una volta, lo si apprezzerà di più oltre i nostri confini. Purtroppo.
(Alessio Gallorini)