The Noise Figures è un duo di Atene che guarda verso gli stati uniti, in scia alle sonorità dei Black Keys cercano comunque di convincere con questo Aphelion attraversando lande psichedeliche. Nonostante i soli due componenti la varietà dei suoni è incredibilmente ampia e grazie alle sovraincisioni ed un accurato uso di synth si dà al disco un odore molto seventies ma vediamo quali sono i punti deboli e forti di questo “Aphelion”.
Il biglietto da visita è “Shoot The Moon”, una ballad notturna che lascia abbastanza indifferenti ma ci penserà subito la successiva “In The Boneyard” a scuotere un po’ gli animi a colpi di chitarre elettrificate ma c’è spazio anche per un potenziale singolone, una non originalissima “Run” che con quelle tastiere e un ritornello azzeccato danno al pezzo un suono molto radiofonico di quelli che entrano immediatamente in testa. A cambiare passo è proprio quella “Aphelion” che dà il titolo al disco, i ritmi sono pesanti e lenti dando una sensazione claustrofobica che evoca piacevolmente i Black Sabbath dei primi tempi ma è proprio con la successiva “Holy One” che si raggiunge il pezzone forte di questi ateniesi, due minuti e mezzo di rock’n’roll che andrebbero sparati benissimo in una pista di qualche club.
Il disco non è sempre continuo e può in alcuni punti rischiare di annoiare ma presenta diversi brani che meritano più di un ascolto, da consigliare a chi ama le chitarre garage e i suoni crudi senza tanti fronzoli.
(Andrea Tamburini)