Quello che contraddistingue da sempre gli Ulver è l’audacia con cui ogni album è totalmente diverso dal precedente, così è stato per gli esordi black metal, fino alle derive elettroniche di “Perdition City”, alle improvvisazioni psichedeliche di “Childhood’s End” e al proto-ambient orchestrale dell’ultimo disco in studio (Messe I.X-VI.X). Con questo bagaglio di esperienze sonore la band di Oslo ha deciso di pubblicare il nuovo album registrandolo direttamente dal vivo: le 12 canzoni che compongono ATGCLVLSSCAP – se te lo stai chiedendo sono le iniziali dei dodici segni zodiacali – sono il concentrato di tutto ciò che sono (e sono stati) gli Ulver scegliendo però un approccio senza vincoli, vedi alla voce improvvisazione, come spiega il frontman Kristoffer Rygg “Il tour è stato un esperimento libero e spaventoso per una band impostata in un certo modo come lo siamo noi.” E aggiunge “È stato abbastanza liberatorio fare qualcosa di più. Una sera la jam poteva durare 5 minuti e la successiva 15. Non saremmo mai riusciti a catturare queste canzoni in un uno studio di registrazione”. Poi conclude affermando che gli Ulver sono sempre gli stessi “Ci sentiamo, indipendentemente dalla strumentazione che utilizziamo, quelli che suonano ancora roba notturna. Ci sono alcune costanti che continuano ad essere ricorrenti per tutto il tempo, in quello che facciamo, sia sottoforma di musica rock che in forma elettronica, loro sono sempre lì.” Il disco uscirà il 22 Gennaio su House of Mythology, qua sotto c’è il trailer di presentazione.
post precedente